WINE/ CHIANTI CLASSICO, LE TERRE LONTANE APPREZZANO IL GALLO NERO CHE PORTA OLTRE CONFINE L’80%

Il Gallo Nero cresce in export nel mondo e l’80% della produzione varca i confini del Belpaese per raggiungere mete lontane ma affezionate alla dolcezza delle colline dove si produce il Chianti Classico. Area ben delimitata in Toscana e confinante con altre colline, dove si produce invece il Chianti. Quello che caratterizza le aziende vitivinicole chiantigiane infatti è da sempre la grande capacità di saper affrontare le sfide dei mercati internazionali, anche adesso che si guarda ad est e i produttori italiani cercano di aggredire la Grande Muraglia perchè la Cina è vicina.

 

Circa 70 mila ettari di territorio, di cui 10 mila ettari vitati, vigneti iscritti all’Albo per 7200 ettari, il 96% delle aziende rappresentate, sono questi i grandi numeri del Consorzio di Tutela del Chianti Classico nato nel 1924, alla cui guida da pochi mese c’è Giovanni Manetti, anche lui produttore, proprietario dell’azienda vitivinicola chiantigiana Fantodi.

 

Manetti è il quattordicesimo presidente del Consorzio, che per prima cosa deve tutelare la peculiarità vitivinicola dell’area che si estende nella zona geografica chiamata “Chianti”, dove si produce appunto il Chianti Classico cui è associato il Gallo Nero, con un uvaggio all’80% minimo di Sangiovese cui è possibile aggiungere altri vitigni a bacca rossa per il 20% restante fino ad arrivare al 100%, oppure composto al 100% di Sangiovese. Oltre alle produzioni annata e Riserva, c’è poi la Gran Selezione che riguarda solo il 5% e che è stata introdotta nel 2014 .

 

Un vino regale se è vero quello che la storia di questi luoghi incantevoli insegna: all’indomani del Regno Unito, Bettino Ricasoli, secondo presidente del Consiglio ( dopo Camillo Benso Conte di Cavour) creò nel 1872 la formula del Chianti Classico, una volta ritiratorisi dalle fatiche della politica nel suo Castello di Brolio, la residenza di famiglia. La delimitazione della zona di produzione del Gallo Nero, invece risale a molti anni prima, era infatti il 1716 quando il Gaanduca di Toscanan Cosimo III disegnò l’area compresa tra Firenze e Siena lasciando al di fuori tutta la parte aretina. Il simbolo del Gallo Nero divennecon la nascita del Consorzio lo storico emblema dell’antica Lega Militare del Chianti.

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