Ma davvero sono le stelle a trascinare il vino? Certamnete. Le stelle dei ristoranti che portano al rialzo il prezzo del vino e di conseguenza spingono il conto verso l’alto. Se ne sono accorti i grandi produttori di vino che hanno visto incrementare i propri guadagni. Uno studio di Altagamma, la fondazione cui partecipano i più grossi viticoltori, da Allegrini a Masi, da Ca’ de Bosco a Biondi, Santi e Bellavista, ha messo in luce che crescono i top wines sui mercati mondiali. L’evoluzione dei vini di fascia alta, cioè all’interno della ristorazione stellata, che a livello mondiale realizza circa 24 miliardi di euro e rappresenta circa il 10% del totale. L’analisi svela che il vino di qualità ha un ruolo fondamentale nella crescita dei fatturati dei ristoranti di alto livello. In sostanza il mercato mondiale del vino, ammonta a circa 239 miliardi di euro rispetto al consumatori finale. La fascia dei top wines vale circa il 10%, con un valore appunto di 24 miliardi, e gli Usa rappresentano il mercato princiaple con 36 miliardi, mentre in Europa, l’Italia con 14,4 miliardi si ferma al 9%, preceduta dalla Francia con 22,4 miliardi al 15%. Il loro posizionamento nella fascia top e l’export determinano il successo delle aziende vitivinicole. Le imprese italiane che producono top wines e che esportano più del 60% registrano infatti un margine di guadagno più alto. La ricerca Altagamma ed EY condotta sulla ristorazione internazionale di eccellenza ha un campione di 400 ristoratori stellati Michelin, su un complesso di 2.700 esistenti, di cui il 40% pluristellati, con un fatturato medio di 3 milioni di euro, situati per il 70% in location primarie in 8 Paesi del mondo (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera, Usa, Cina e Giappone), con uno scontrino medio di 80-150 euro vini esclusi, un prezzo medio per bottiglia superiore a 100 euro per il 54% dei casi e una lista di almeno 200 vini. I ristoranti stellati Michelin nel complesso generano un fatturato annuo di circa 9 miliardi di euro.
Il 70% dei ristoranti stellati intervistati prevede una crescita significativa (maggiore del 20%) del proprio fatturato nei prossimi 2-3 anni. Un terzo del valore di questo aumento è per effetto del vino, soprattutto perchè aumentano i consumatori di vino trainati dal segmento di vini di fascia alta: in un caso su due, da etichette con un prezzo superiore ai 100 euro.
I criteri di scelta del vino da parte dei ristoranti e da parte dei loro clienti sono sostanzialmente divergenti: ad esempio l’associazione del vino con uno specifico cibo conta per i clienti quasi il doppio rispetto a quanto conti per i ristoratori/sommelier. Cantine italiane ancora poco presenti on line, mentre sono apprezzati i distributori italiani.
Francesi molti passi avanti rispetto agli italiani, ma cruciale sarà l’abilità dei website aziendali e del canale digitale di veicolare valori e narrazioni efficaci.
|
|
