WINE/ CHIUSO CON SUCCESSO E GRANDI NUMERI IL PROWEIN ORA SI GUARDA AL VINITALY DI VERONA

Successo per il Prowein che ha incrementato tutti gli aggregati che fanno di un Fiera internazionale il fiore all’occhiello del mondo del vino internazionale. Per le etichette italiane c’è da augurarsi che i Consorzi facciano sempre più rete. Vincente infatti la scelta dell’Istituto Grandi Marchi che è andato al Prowein in “network”,  anche se non tutti i brand italiani hanno la possibilità di una riconoscibilità b2b nelle grandi esposizioni. Il Prowein 2018 ha registrato l’adesione di 6.870 espositori provenienti da 64 diversi Paesi (erano stati 6.615 provenienti da 62 Paesi nel 2017) e la presenza di oltre 60.000 visitatori (nel 2017 erano stati 58.500).
I visitatori per il 50% sono stati operatori non tedeschi – secondo i dati forniti dagli organizzatori – provenienti da 133 paesi diversi e rappresentanti per oltre il 70% dal top o middle management (in sostanza da manager con importante potere decisionale).
Il 2018 ha fornito in Germania un Prowein sempre più internazionale, con una crescita degli espositori che raggiungono Dusserdolf da ogni parte del mondo, anche se probabilmente a causa dell’imminenza del Vinoexpo di Hong Kong in calendario e maggio, si è registrata la diminuzione di buyer asiatici, e questo potrebbe interessare anche il Vinitaly che si tiene ad aprile dal 15 al 18 a Verona.

Infine, va ribadito che la scelta di Wine Signature Academy (Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi)  di andare uniti al Prowein in rappresentanza di quanto si fa in Italia è decisamente da condividere secondo quel progetto di fare rete, per permettere alle aziende italiane di essere riconoscibili nel loro valore in maniera unitaria.

 

 

 

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