PROWEIN/ L’ITALIA DEL VINO PROTAGONISTA A DUSSELDORF TRA SOSTENIBILITA’ ENOTURISMO E VOGLIA DI FARE RETE

L’Italia del vino protagonista in Germania, a Düsseldorf da domanie fino al 20 marzo dove il Belpaese, è presente con oltre 1.700 espositori. L’Italia al Prowein  sarà tra i  competitor di tutto il mondo, dalla Francia alla Spagna, dall’Austria agli Usa all’Argentina, dal Brasile al Portogallo e al Cile, con l’obiettivo di  raccontare i terroir, dalla Valpolicella in Veneto, alla Sicilia. L’edizione 2018 del Prowein vede pure per la prima volta la presenza dell’Istituto Grandi Marchi con ben 19 delle più stimate etichette del Belpaese, da Alois Lageder, ad Ambrogio e Giovanni Folonari, Antinori, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido e Umani Ronchi.

 

Ci sarà poi l’ Iswa-Italian Signature Wine Academy, sotto cui sono riunite 8 storiche cantine, come Allegrini, Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi.  Sono poi molti i consorzi che proprio al Prowein racconteranno le storie delle loro origini, dal Consorzio del Soave, che illustrerà il suo focus legato ai “Cru” del territorio, alla Doc delle Venezie, che guiderà i wine lowers lungo le  strade del Pinot Grigio Doc, mentre le Marche viaggeranno con le etichette della regione riunite, vini piceni e verdicchio, perchè anche nel mondo del vino si comincia a capire che uniti si fa rete, si fa meglio. Uno step in avanti rispetto alla creazione dei Consorzi e delle denominazioni, che potrebbe portare a quel progetto ambito di cui si è cominciato a parlare, di una agenzia per il vino italiano nel mondo. Anche i vini delle langhe preferiscono viaggiare riuniti nel segno del Piemonte del vino, tutti insieme sotto il marchio“Piemonte Land”, con le denominazioni Consorzio dell’Asti, Consorzio dell’Alta Langa, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio del Brachetto e dei vini d’Acqui, Consorzio vini Doc Caluso Carema Canavese, Consorzio vini Colli Tortonesi, Consorzio della Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio del Gavi, Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, Consorzio del Roero e la Vignaioli Piemontesi.

Tutta dedicata ai vini del mezzogiorno infine l’attività dell’Agenzia-Ice, rappresentate la Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia. Poi c’è il grande tema delle Bollicine, che continua a trainare l’Italia del vino, e il Turismo del Vino, capace di far crescere solo a Montalcino del 20% in un anno i visitatori che arrivano in Toscana, assaggiano il Brunello, trascorrono qualche giorno a Montalcino e poi, acquistando le bottiglie del mitico rosso nelle loro terre d’origine, alimentando quell’export che fa tanto bene alla nostra economia. Vino e sostenibilità: sempre più Bio è l’asse lungo cui cammina l’Italia del vino, a fare da apripista il Consorzio del Prosecco Doc, che per primo ha bandito il Glifosate. Si viaggia lentamente, ma la strada è tracciata.

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