VERONAFIERE/ FIERAGRICOLA 2018 MOSTRA CHE VERONA PUO’ DIVENTARE IL POLO DELLA ZOOTECNIA EUROPEA

«La 113esima  edizione di Fieragricola è andata molto bene, grazie all’impegno di Veronafiere a investire sulla zootecnia, con un Open internazionale sulla Holstein e con la mostra nazionale della razza Bruna e con la novità, particolarmente seguita, dell’Open della Limousine. È stato un evento molto apprezzato e, credo, potrà svilupparsi ulteriormente a partire dall’edizione 2020».
Il commento è di Roberto Nocentini, presidente Associazione italiana allevatori (Aia), alla luce di una manifestazione che ha confermato il forte legame tra Fieragricola e il mondo allevatoriale. Tanto che, osserva Nocentini, «Fieragricola può diventare il polo della zootecnia europea, anche grazie alla grande biodiversità delle razze italiane, che Aia ha contribuito a portare a Verona».
La zootecnia del futuro guarda alla qualità e alla competitività, seguendo le richieste dei consumatori, «attenti all’etichettatura, all’origine, alla salubrità dei prodotti, ma anche a una loro distintività». La risposta del sistema allevatoriale, secondo Nocentini, dovrà allinearsi, «con servizi in grado di certificare il benessere animale e garantire tracciabilità e rintracciabilità del prodotto».
Le sfide, anche alla luce di un nuovo governo dopo l’appuntamento elettorale del 4 marzo, dovranno per il presidente di Aia andare nella direzione di un «ministero dell’agroalimentare, in grado di valorizzare le filiere specializzate del Made in Italy e di difendere la Politica agricola comune nella fase post 2020».

 

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