Se la diva di Hollywood ricorda Anna Magnani è perchè Nannarella è stata tra le poche attrici italiane ad essere conosciuta in America. Tra il 1953 infatti ed il 1961, prima con la presentazione del film di Luchino Visconti, Bellissima, poi con l’Oscar per La rosa tatuata, film di Daniel Mann con Burt Lancaster, il 21 marzo 1956 la Magnani conobbe il successo e l’ammirazione di Hollywood. La storia la consacra infatti come la prima attrice italiana ad aver vinto l’Oscar per la migliore interpretazione. Furono tanti anche a Hollywood a guardare alla Magnani con ammirazione, non solo Marlon Brando o Marilyn Monroe, Bette Davis o James Dean. Fu invece Tennesse Williams ad esserle particolarmente vicino, tanto da voler fare un film con lei: Vulcano, non fu un successo ma segnò quella che passerà alla storia della cinematografia come la Guerra dei Vulcani, perchè contemporaneamente Roberto Rossellini girava Stromboli, con Ingrid Bergman proprio nell’isola di fronte, in quel paradiso voluto da Dio che sono le isole Eolie, tanto care al regista che l’aveva fatta trionfare al cinema con Roma Città Aperta, rendondola così immortale. Un miracolo che non seppe certo replicare nonostante i ripetuti tentativi e i film girati con l’attrice svedese, che mollò il primo marito e la prima figlia Pia, per seguirlo in Italia.
E’ successo nel corso della trasmissione televisiva Che tempo che fa, quando Merly Streep, presentava con Tom Hanks il nuovo film di Steven Spilberg, The Post, dal primo febbraio nei cinema. Un racconto appassionante in cui l’attrice americana interpreta il ruolo dell’editrice di un quotidiano e che narra la vicenda della pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti top secret del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, prima sul The New York Times e poi sul The Washington Post nel 1971.
E’ probabile che la Streep abbia visto il film interpretati dalla Magnani, ma quando Fabio Fazio le ha consegnato una fotografia autografata da Nannarella, regalo del figlio Luca Magnani, la diva di Hollywood era visibilmente emozionata, mentre osservava riferendosi alla Sora Pina di Roma Città Aperta: “la dea, davvero fantastica, l’intensità degli occhi, tutto. L’impegno assoluto nei confronti di qualsiasi cosa che abbia fatto. Di questo impegno scoppiava proprio”.
Da diva a diva, anche se Anna Magnani, diva non fu mai, con quel modo tutto personale di essere sempre e solo se stessa, anche nelle grandi interpretazioni, icona assoluta del Neorealismo, Anna è prima di tutto una donna, nelle sue interpretazioni talmente vera da far dimenticare il suo ruolo di attrice in tutti i suoi film e da renderla solo e semplicemente vera.