La fotografia concettuale di Luigi Ghirri sbarca al Maxxi con una esposizione di 41 immagini, concepite nel 1973 e per la prima volta in mostra nella capitale.
Il fotografo scomparso nel 1992 riesce a scandagliare la curiosità del viaggiatore e rivela in realtà la sua investigazione sul paesaggio, “l’Atlante”, il mondo in cui tutto è rappresentato, fotografato, immaginato: laghi, piramidi, stelle, sole, cielo, villaggi.
Un percorso per tappe, in cui la fotografia viene elaborata come spazio di conoscenza, e stratificazione di segni.
Quasi una semiotica della fotografia.