Wine/ A Bolgheri le Fornacelle come gli Etruschi e il mare

 

LA TRADIZIONE ENOLOGICA VIENE DAGLI ETRUSCHI

Già gli Etruschi producevano il vino nelle colline che guardano il mare. Nella regione vitivinicola di Bolgheri, che attualmente è una delle più rinomate della Toscana, la vocazione enologica affonda le sue radici nell’antichità, già gli etruschi producevano vino in queste zone.

Tuttavia, l’esplosione di notorietà, si è avuta negli ultimi cinquanta  anni grazie ad un’intuizione del marchese Incisa della Rocchetta Tanaro (Sassicaia) e del suo enologo Giacomo Tachis, che dettero il via alla rivoluzione ampelografica bolgherese, sostituendo la coltivazione di Sangiovese, il vitigno più diffuso in Toscana, con le varietà tipiche della zona di Bordeaux (Cabernet e Merlot). L’azienda si trova a Bolgheri, in una zona specifica denominata “Fornacelle”, ed è di proprietà della famiglia Billi dal 1945. La superficie totale è di 15 ettari, di cui 9 a vigneto, dove vengono coltivati vitigni internazionali come appunto Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc per la produzione dei vini rossi;Vermentino, Sémillon, e Fiano per i bianchi.

Questa zona gode di un clima particolare, per la maggior parte dell’anno mite, grazie all’efficace protezione di una catena di colline che corre parallela al mare verso nord/est, e grazie all’influenza del mare, che con le sue brezze estive, impedisce un eccessivo innalzamento termico, oltre che portare una preziosa salinità, che rende il vino molto particolare. Anche l’escursione termica, tra giorno e notte è ideale e contribuisce a rendere una maggiore intensità aromatica. Questa zona specifica di Bolgheri, situata lungo la Costa Toscana, prende il nome di Fornacelle proprio a testimonianza della presenza di numerose ed antiche fornaci.

Siamo in una zona marina, con rilievi di modesta altezza. Il tipo di terreno è eterogeneo, varia anche a minime distanze. Si presenta sassoso e calcareo, di medio impasto con presenza di ciottoli, ma anche franco sabbioso. Questa varietà di composizione conferisce ai vini una notevole complessità, e li rende intensi, di grande carattere e ricchi di variegate sfumature.

Per entrare sempre più in sintonia con il territorio e comprendere sempre di più le sue attitudini, a seconda della caratteristica dell’annata, viene imbottigliata una certa piccola quantità di vino da monovitigno, proprio per evidenziare il risultato migliore e orientare le proprie scelte future ascoltando e osservando l’interazione tra vitigno e territorio.

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