WINE/ LA FATTORIA DEI BARBI PRESENTA AL VINITALY IL NUOVO SANGIOVESE “SENZA SOLFITI”

Debuttaa Vinitaly il Senza Solfiti della Fattoria dei Barbi, storica maison vitivinicola montalcinese, che dal 10 al 13 aprile (pad. 9 stand C6) propone in degustazione il nuovo vino a stampa e operatori in visita alla 54^ edizione della fiera internazionale del vino di Verona.
Il sangiovese in purezza ‘Senza Solfiti’ Igt Toscana Rosso 2021 è realizzato con uve dai vigneti di Montalcino e secondo il protocollo per un “Vino senza chimica aggiunta” dell’Università di Pisa, frutto di un progetto di ricerca iniziato nel 2013, che esclude l’uso dell’anidride solforosa e l’aggiunta di ogni prodotto chimico.
Per il Senza Solfiti abbiamo scelto di usare la tecnica enologica più evoluta, ma solo quella fisica, senza l’ulteriore aggiunta di chimica – dice Stefano Cinelli Colombini, alla guida della Fattoria dei Barbi -. L’obiettivo della ricerca era produrre un vino con ‘sola tecnologia aggiunta’, ma anche in grado di durare nel tempo. La sperimentazione ha richiesto 9 anni e oggi ci permette di uscire sul mercato con un vino creato nel massimo rispetto dell’ambiente e del consumatore. Non sappiamo se sarà possibile estendere questo metodo ai vini da lunghi invecchiamenti come il Brunello – aggiunge -, ma la ricerca continua e il tempo ci darà delle risposte”.
L’etichetta del Senza Solfiti è ispirata da un disegno realizzato negli anni ’50 per la Fattoria dei Barbi dal pittore senese Vittorio Zani.Senza Solfiti, Igt Toscana Rosso: metodo di produzione
Per il Senza Solfiti della Fattoria dei Barbi vengono impiegati solo prodotti ammessi dai protocolli bio. La generazione di anidride solforosa in fermentazione viene evitata grazie all’impiego di specifici lieviti selezionati. Ogni lavorazione viene fatta in atmosfera di CO2, poi il vino viene lasciato evolvere in assenza di ossigeno. Seguono stabilizzazione a freddo, e imbottigliamento in leggera depressione, usando tappi di sughero naturale trattati con il metodo del CO2 supercritico, che non prevede l’aggiunta di prodotti chimici.
 

Fondata a Montalcino nel 1790, la Fattoria dei Barbi è una delle realtà che ha visto nascere il mito del Brunello e contribuito allo sviluppo di uno dei territori vitivinicoli più conosciuti al mondo. Oggi l’azienda è guidata da Stefano Cinelli Colombini e la proprietà si estende su 325 ettari di cui 86 vitati, distribuiti tra Montalcino e la tenuta Aquilaia dei Barbi a Scansano (GR). Prima cantina d’Italia ad aprire le porte ai visitatori nel 1949, la Fattoria dei Barbi mette insieme un’offerta che unisce vino, gastronomia e cultura, grazie alla Taverna dei Barbi, al Caseificio dei Barbi e al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello, dedicato alla storia del celebre borgo toscano e di tutti i personaggi che ne hanno costruito la fama.

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