FOOD/ LA DOMENICA IN TAVOLA: SCILATELLE ‘NDUJA E RICOTTA MARZOTICA E UN CALICE DI PRIMITIVO DI MANDURIA IGT 2019 SELVA DELLA ROCCA DELLE CANTINE LE GROTTE

Torna il freddo e la neve anche a bassa quota? Ripariamoci con il …peperoncino… Ecco una ricetta pepata, capace di riscaldare le arterie e il cuore…dopo gli gnocchi con la ‘nduja di cui ho parlato in altra pagina di questo sito, ora vi propongo le scilatelle con la ‘nduja e la ricotta marzotica. Le scilatelle, o scilate, o fileja, rappresentano un piatto della tradizione meridionale, molto diffuse tra la Basilicata e in Calabria, fatte solo con farine di grano duro e acqua, e poi lavorate con un ferro da calza, di quelli che non hanno la testina da un lato. Personalmente sono riuscita a trovarne uno a Bari vecchia dalle signore che fanno la pasta nelle stradine del centro storico. Naturalmente si possono utilizzare altri tipi di pasta come i rigatoni, gli spaghetti o le mezze maniche. Da tenere presente che le scilatelle si trovano spesso anche nei supermercati, nel comparto della pasta fresca.  Ed ecco la ricetta…

 

 

VINO IN ABBINAMENTO: PRIMITIVO IGT SELVA DELLA ROCCA 2019 DELLE CANTINE LE GROTTE

 

 

 

 

 

PRIMITIVO 100 %  IGP PUGLIA Indicazione Geografica Protetta

Annata 2019

Vino di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei

Al naso si presenta intenso e persistente, fine, stupisce immediatamente per la ricchezza dei suoi frutti rossi e piccoli frutti di bosco, accompagnati da un piacevole sottofondo speziato ottenuto dal rovere e quella propria delle uve

In bocca è ricco, caldo, profondo, con aromi fruttati avvolgenti, buona trama tannica ed equilibrata freschezza, chiude con una grande persistenza finale

Si abbina bene con molti piatti di portata a base di carne, arrosti e ragù, brasati, selvaggina e grandi formaggi.

Temperatura di servizio: 16-18°C

 

 

LA ‘NDUJA… CHE COS’E’…

 

La ‘nduja è un insaccato tipico di Spilinga, in Calabria, a base di carne di suino e peperoncino calabrese piccante. Molto gradita sulle bruschette, si consiglia di mettere prima uno strato di burro sul pane tostato e poi si può spalmare la ‘nduja, mentre è meglio non mangiarla affettata come fosse un salame perchè troppo piccante: somiglia molto ad una soppressata ma è fatta di carni meno pregiate, infatti la soppressata è realizzata dalla coscia (in altre regioni ci si fa il prosciutto crudo) e della spalla del maiale, la ‘nduja invece si realizza da quel che resta della lavorazione della conservazione delle carni.

Originaria di Spilinga, un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia, la ‘nduja, o anche detta duja, è un insaccato noto in tutto il mondo. Ha un colore rosso acceso, una consistenza cremosa e un gusto piccante e pungente. Oggi è un ingrediente usato anche nei menù gourmet dei ristoranti stellati, ma la sua origine è estremamente povera: nasce, infatti, nella società contadina calabrese dalla necessità di sfruttare ogni parte del suino. 

 

 

 

INGREDIENTI:

400 gr di scilatelle, o di rigatoni, o di spaghetti, o di paccheri

70 gr di ‘nduja (si trova facilmente nei supermercati Doc, Coop…)

2 spicchi di aglio

olio evo

350 gr di passata di pomodoro

ricotta marzotica affumicata

sale fino

basilico

 

(le scilatelle si possono fare anche a mano… acqua e farina… e un ferretto per arrotolare

la pasta)

 

 

PREPARAZIONE:

In una padella, far soffriggere l’aglio con un filo d’olio, versare la passata di pomodoro e lasciar cuocere per circa 20 minuti, finché il sugo raggiunge la giusta densità. Mettere il sale fino e aggiungere a fine cottura la ‘nduja e qualche fogliolina di basilico fresco.

Nel frattempo mettere sul fuoco una pentola con l’acqua salata per cuocere la pasta che deve essere al dente. per le scilatelle ci vorranno tra i 15 e i 20 minuti. Se sono della qualità in busta che si trova facilmente nei grandi supermercati bastano anche 10-12 minuti. Quando la pasta è al dente, versarla in un saltapasta, aggiungere il sugo e terminare la cottura. Amalgare i sapori e aggiungere qualche fogliolina di basilico fresco. Impiattare e versare su ogni singolo piatto una grattugiata di ricotta marzotica. Et Voilà… Freddo non ti temo! E Buona domenica!

 

 

 

 

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