FOOD/ LA DOMENICA IN TAVOLA: RISOTTO ZUCCA CASTAGNE E RADICCHIO E UN CALICE DI MATER MATUTA CASALE DEL GIGLIO 2018

Una domenica d’inverno con i prodotti tipici della stagione come la zucca e le castagne a scaldare il cuore un vino rosso rotondo, profumato come il Mater Matuta che accompagna un risotto pieno di profumi delicati… Oggi prepariamo il Risotto castagne, zucca e radicchio…ed ecco la ricetta…

 

VINO IN ABBINAMENTO: CONCEDIAMOCI UN MATER MATUTA 2018 CASALE DEL GIGLIO, COSTA UN PO’ MA OGNI TANTO NE VALE VERAMENTE LA PENA…

 

 

Il “Mater Matuta” Riserva di Casale del Giglio è un rosso prevalentemente realizzato con uve Syrah a cui si aggiunge una piccola percentuale di Petit Verdot. Colpisce al naso per un ventaglio olfattivo vivo e complesso, dalle spezie dolci, alla macchia mediterranea, con tabacco e caffè. Al palato è suadente e strutturato, con trama tannica ben integrata e lungo finale con echi fruttati

Denominazione:

Lazio IGT
Vitigni
Syrah 85% e Petit Verdot 15%
Regione
Gradazione alcolica
14.0%
Formato
Bottiglia 75 cl
Vinificazione
Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio a temperatura controllata

Il “Mater Matuta” Riserva della cantina Casale del Giglio è un vino rosso morbido e corposo, prodotto in località Le Ferriere, nella provincia laziale di Latina. Questa etichetta è ottenuta da un blend di uve che vede il Syrah, in prevalenza, unirsi al Petit Verdot in un binomio che conferisce rispettivamente complessità e grande struttura. Queste varietà internazionali si sono perfettamente adattate al contesto dell’Agro Pontino, il cui microclima risente favorevolmente dell’influenza delle brezze del Mar Tirreno. La cantina è una delle realtà più rinomate e che hanno maggiormente investito nella viticoltura del territorio laziale, oggi proprietaria di ben 164 ettari vitati gestiti con grande cura e attenzione per la sperimentazione continua.

La Riserva “Mater Matuta”, che prende il nome dalla dea dell’aurora, antica divinità italica protettrice della vita nascente e della fertilità, è prodotta con uve attentamente selezionate e raccolte nel momento della loro ottima maturazione, talvolta in leggero appassimento per il Syrah. I grappoli in cantina vengono sottoposti a fermentazione alcolica separata in contenitori di acciaio inox per un periodo di circa 18-20 giorni, utilizzando la tecnica di macerazione a cappello sommerso per il Syrah e mediante l’uso di follatori che amplificano l’estrazione dalle bucce per il Petit Verdot. Successivamente si procede alla svinatura e al conseguente affinamento del vino in barrique nuove di rovere francese per 22-24 mesi, prima di effettuare l’assemblaggio delle due varietà e concludere con l’imbottigliamento. Segue una maturazione in bottiglia di ulteriori 10 mesi prima che il “Mater Matuta” sia pronto per essere commercializzato.

Il “Mater Matuta” di Casale del Giglio si presenta alla vista di un colore rosso rubino cupo e densissimo, con una leggera nuance color porpora. Al naso compaiono intensi sentori di frutta matura, tra cui la marasca, la mora e la prugna, note floreali di viola e fiori secchi, sentori speziati di noce moscata, cannella, caffè, cenni balsamici e un richiamo di erbe mediterranee, tra cui il coriandolo. In bocca è pieno, avvolgente e ricco, caratterizzato da una trama tannica ben integrata, da una bella freschezza e da un finale lungo e opulento. Questo rosso della cantina Casale del Giglio è un esemplare a sé, davvero particolare e unico nel suo genere, in grado di sedurre.

 

INGREDIENTI

 

300 gr di riso Carnaroli (ma io preferisco tuttavia il Riso Flora perche’ non scuoce… a ciascuno il suo…)

olio evo

grana padano

sale fino

pepe nero

mezzo bicchiere di vino bianco secco

un radicchio tondo medio

una ventina di castagne

una noce di burro

noce moscata

una fetta di zucca (300 gr circa)

1 cipolla di Tropea

2 dadi per il brodo

 

PREPARAZIONE

 

Anzitutto le castagne. Mettere a bollire le castagne in una pentola, quando saranno pronte in circa 1 ora e mezza, due ore, toglierle dall’acqua e liberarle dalla buccia e dalla pellicina. Farle a pezzettini piuttosto piccoli, sbriciolarne anche qualcuna in modo che nel risotto non risultino pezzettoni troppo importanti.

In una padella mettere l’olio evo, la cipolla a fettine sottili, far imbiondire e aggiungere il radicchio tagliato a pezzetti. Girare il tutto piu’ volte, aggiungere il sale fino, il pepe nero. In una seconda padella piuttosto capiente tipo un saltapasta, mettere il burro, e far cuocere la zucca che avremo tagliato a pezzettini, assieme al brodo di dado, in modo che diventi quasi una cremina. Quando sarà pronta, aggiungere il sale fino e trasferire quindi il radicchio nella padella assieme alla zucca. Far cuocere qualche minuto. Mescolare. A questo punto si possono aggiungere le castagne. Girare il tutto per amalgamare gli ingredienti e i sapori, aggiungere un po’ di pepe nero se necessario, grattugiare la noce moscata, meno di metà. Allungare con acqua calda per cuocere il riso, aggiungere magari un altro dado oppure un po’ di sale fino e far cuocere il riso per almeno venti minuti. In alternativa, si puo’ preparare il brodo a parte e poi aggiungerlo al risotto poco alla vota controllando la cottura. Quando il risotto si sta per addensare irrorare mezzo bicchiere di vino bianco, e sul finire di cottura aggiungere il grana padano o il parmigiano grattugiato. Et Voilà… Il nostro risotto è pronto…

 

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