WINE/ MATTEO ASCHERI CONFERMATO PRESIDENTE CONSORZIO BARBARESCO ALBA LANGHE E DOGLIANI

Matteo Ascheri è stato riconfermato presidente del Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. È stato eletto giovedì 17 giugno dall’Assemblea dei produttori, insieme al nuovo consiglio di amministrazione. Imprenditore vitivinicolo di Bra, classe 1962, una laurea in Economia e Commercio, guiderà un Consorzio con oltre 500 aziende vitivinicole associate che rappresentano 10 mila ettari di vigneti in Langa e Roero e oltre 60 milioni di bottiglie.

 

Eletto presidente nel 2018, Ascheri è stato anche vicepresidente del Consorzio dal 1992 al 1994 e in passato ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali: presidente del Consiglio di amministrazione e poi amministratore unico del Centro di Ricerca Vitivinicolo del Piemonte – Tenuta Cannona dal 1993 al 1999; presidente del Consiglio di amministrazione dell’Unione Produttori Vini Albesi dal 1991 al 1997; vicepresidente dell’Ente Turismo Alba – Bra Langhe e Roero dal 2002 al 2005. Oggi siede nel Consiglio di amministrazione del Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero. Dal 2020 è inoltre presidente della collettiva dei consorzi piemontesi Piemonte Land Of Wine.

 

 


Il secondo mandato di Ascheri si concentrerà in parte sul consolidamento dei risultati ottenuti nei primi tre anni di presidenza: promuovere le denominazioni Barolo e Barbaresco attraverso il programma europeo che nel 2020 ha portato 200 produttori di Langa a New York per il primo Barolo & Barbaresco World Opening; affrontare le sfide di settore in materia di sostenibilità ambientale ed etica del lavoro.

 

È inoltre in arrivo una campagna promozionale dedicata alla denominazione Langhe, una DOC che racchiude allo stesso tempo l’unicità e la complessità del territorio, un nome importante da rafforzare sia sul mercato italiano che su quello internazionale.

 

 


“Quello che è certo – ha detto Ascheri – è che nonostante le problematiche di quest’ultimo anno e mezzo partiamo da una base solida: nei primi cinque mesi del 2021 infatti le nostre denominazioni hanno registrato risultati molto buoni, con un +19,7% sull’imbottigliato e punte del 26-28% per Barolo e Barbaresco”.

 

 

 

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