WINE/ CONSORZIO VALPOLICELLA SPINGE SU PROMOZIONE GREEN E COMPETITIVITA’ APPROVATO BILANCIO 2020 OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO

Il Consorzio di tutela vini Valpolicella spinge su promozione, green e competitività delle aziende, con politiche di equilibrio produttivo e di tutela delle denominazioni rappresentate. È la sintesi dell’indirizzo programmatico dell’ente no profit di emanazione del ministero delle Politiche agricole, emerso ieri sera nel corso dell’assemblea dei soci convocata per la presentazione del bilancio dell’esercizio 2020 (oltre 2,5 milioni di euro) e approvato all’unanimità.

Per il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini, l’istantanea socioeconomica dell’anno trascorso “restituisce una denominazione resistente alla crisi e già pronta al riscatto sui mercati, compreso quello nazionale che, a causa della chiusura dell’horeca, ha registrato una flessione prossima al 10%. La pandemia ci ha costretti a modificare il paradigma della promozione, virando sul digitale”. “Ora – ha continuato Marchesini – è il momento di crescere e per farlo servirà aumentare anche la dotazione finanziaria del Consorzio, le cui quote sono tra le più basse rispetto a quelle richieste dagli altri enti di tutela vinicola”. Tra gli obiettivi del Consorzio per il 2021 relazionati ieri sera ai soci, quelli in materia di contenimento delle rese, già approvati dai produttori e ora al vaglio della Regione Veneto, e quelli legati alla modifica di alcuni articoli dei disciplinari della Valpolicella e la prosecuzione della svolta green del vigneto Valpolicella.

Dopo una consultazione ufficiale che ha raccolto il 73% dei voti dei soci e una maggioranza largamente favorevole, il Consorzio ha formalizzato alla Regione Veneto l’istanza di riduzione a 10,5 tonnellate per ettaro (anziché 12 tonnellate per ettaro attualmente previste dai disciplinari) della resa massima di uva ammessa per la produzione dei vini ‘Valpolicella’, ‘Valpolicella Ripasso’, ‘Amarone’ e ‘Recioto’ a valere per la vendemmia di quest’anno. Approvate anche ulteriori misure di contenimento proposte dal Consorzio: dalla rimodulazione dell’esubero massimo del 20% sul nuovo parametro di 10,5 tonnellate per ettaro, al limite di 5 tonnellate per ettaro di uve da mettere a riposo per la produzione dei vini Docg ‘Amarone’ e ‘Recioto’, e di 5,5 tonnellate per ettaro per l’uva certificata RRR o certificata biologica da mettere a riposo. Per quanto concerne invece le prossime modifiche dei disciplinari, le più rilevanti dal punto di vista commerciale coinvolgono ‘Amarone’ e ‘Recioto’ con la possibilità di utilizzare bottiglie di vetro con capacità fino a 15 litri e l’utilizzo esclusivo del tappo a raso bocca.

 

 

 

 

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