TRAVEL/ SEYCHELLES: VIAGGIO TRA LE SPIAGGE PIU’ BELLE DEL MONDO PER VIVERE UNA FAVOLA NELL’OCEANO INDIANO

Se il paradiso terrestre esistesse davvero si troverebbe senza dubbio alle Seychelles.

(foto di simonetta ramogida)

Da circa metà marzo, quando la maggioranza della popolazione sarà vaccinata, le Seychelles si apriranno a tutti i turisti, vaccinati o meno e i visitatori di qualsiasi parte del mondo avranno bisogno solo di un PCR negativo ottenuto meno di 72 ore prima del viaggio per poter visitare questo luogo incantato. Per chi è quindi alla ricerca di un’isola abitata da piante e animali mai visti prima, dove il tempo sembra non scorrere mai, le Seychelles è il luogo perfetto in cui pensare di programmare il prossimo viaggio. Un must imperdibile non solo per gli amanti della natura, ma anche per tutti coloro che desiderano scoprire nuovi sapori e provare esperienze uniche come lo snorkeling fra tartarughe e coralli. Ecco le tappe fondamentali da inserire nella “bucket list” di chi non vede l’ora di farsi trasportare dalle onde del mare in questa terra lontana e ricca di misteri.

Il programma di certificazione della gestione sostenibile del turismo “Seychelles Sustainable Tourism Label” (SSTL) è stato studiato con lo scopo d’ispirare un modo più efficiente e sostenibile di gestire l’impresa turistica preservando il valore del proprio territorio. Le strutture che aderiscono agli standard di turismo sostenibile incoraggiano queste pratiche di sostenibilità nelle proprie attività: rispettare ambiente e risorse naturali, ridurre gli sprechi e supportare le comunità locali. Gli hotel certificati sono 21, distribuiti fra le isole Mahé, Praslin e Silhouette.

 

(foto di simonetta ramogida)

 

Queste isole offrono agli appassionati di natura, ecosostenibilità, a livello di attività ed esperienze. C’è una straordinaria varietà di flora e fauna nei numerosi Parchi Nazionali e riserve naturali, nei Parchi nazionali marini, nei Giardini Botanici e siti Unesco.

 

 

North Island, a pochi km da Silhouette, 35 km a nord di Mahé, è un’esclusiva isola resort privata dove poter praticare eco-turismo di lusso. In un ambiente incontaminato è avviato il progetto di conservazione ‘L’arca di Noé’, per la reintroduzione di specie endemiche in pericolo.

Frégate Island, a 55 km da Mahé, è l’isola granitica più lontana delle ‘isole vicine’. Da covo di pirati durante il XVII secolo a dimora di specie endemiche rare, 2.200 tartarughe giganti in libertà e 100 specie di uccelli. Ospita un esclusivo eco lodge a 5 stelle, un museo marittimo e vari progetti di conservazione.

Denis Island, a 85 km nord di Mahé, con 50 ettari di foresta, tartarughe giganti, varie colonie di uccelli di

mare e di terra, offre programmi di conservazione con un team di biologi dedicato.

 

(foto di simonetta ramogida)

 

 

I 5 Parchi nazionali marini tutelano 150 specie di pesci (Ste. Anne, Port Launay&Baie Ternay, Ile Cocos, Curieuse & Saint Pierre). Ad esempio il Parco Nazionale Marino St. Anne, a 4 km dalla costa orientale di Mahé, presenta una delle più vaste aree coralline, popolata dalle tartarughe marine e dai delfini, ideale per ammirare la vita marina sia con snorkeling che con imbarcazioni semisommergibili. Include le isole Sainte Anne, Cerf, Moyenne e Round. Su Sainte Anne si può ammirare un sito di deposizione uova di tartarughe Hawksbill, su Moyenne si trovano 100 tartarughe giganti di Aldabra.

Nella Riserva Naturale di Curieuse Island si trova un allevamento di tartarughe giganti che vagano libere e luogo di nidificazione per le tartarughe marine.

Fra i tanti siti dove è praticabile lo snorkeling e immersioni, vantano un primato di luoghi da sogno il Coco Island Marine National Park, e Aride Nature Reserve, isolotti popolati da tartarughe marine.

 

Grazie ad un innovativo processo di piantagione, “Reef Rescuers”, Nature Seychelles ha “allevato” 50mila frammenti di corallo in una nursery subacquea. Le Seychelles sono diventate il Paese guida nei progetti di allevamento del corallo, minacciato dall’aumento della temperatura del mare. In otto anni ha già dato vita al ripristino di 6.000 mq di nuovo corallo nell’area protetta della Cousin Island Special Reserve, ed è il più grande piano di recupero della barriera corallina che utilizza la tecnica del coral gardening. Le nursery subacque sono realizzate in acque aperte, anche alcuni hotel delle Seychelles partecipano al progetto con il ripristino della barriera corallina nelle acque limitrofe alle proprie strutture.

 

(foto di simonetta ramogida)

Grazie al progetto innovativo “Conservazione in cambio del debito”, ideato da The Nature Conservancy e ai 21 milioni di dollari raccolti, le Seychelles hanno potuto pagare parte del debito sovrano finanziando progetti di protezione dell’ambiente marino e di adattamento ai cambiamenti climatici. hanno definito due nuove Aree Marine Protette, su 210mila chilometri quadrati, per tutelare la biodiversità nell’oceano.

 

(foto di simonetta ramogida)

La Strategia di Sviluppo Sostenibile delle Seychelles mira a migliorare economia e turismo preservando l’ecosistema, curando la sostenibilità ambientale delle attività produttive. Parole d’ordine: decarbonizzazione, turismo controllato e pesca controllata. Attraverso la Fédération des Pêcheurs Artisans de l’Océan Indien (FPAOI), i modelli di pesca sostenibile sperimentati alle Seychelles verranno estesi a livello regionale nell’Oceano Indiano, dove operano circa 130mila pescatori artigianali.

 

Cousin Island, è diventata la prima riserva naturale al mondo “carbon free” e grazie ai progetti di conservazione naturale sono tornati sull’isola importanti specie di uccelli sull’orlo dell’estinzione e si è ricreato l’habitat per molte altre specie endemiche. Per preservare ambiente e fauna, si è vietato l’uso si tutta la plastica e si utilizzano le alghe come fertilizzante per l’agricoltura.

 

 

 

(foto di simonetta ramogida)

Isola Mahé

Qui si trova Victoria, la capitale dello Stato delle Seychelles: una delle città più vive e sorprendenti, dove immergersi totalmente nella cultura dei seychellesi. Imperdibile il “Sir Selwyn Selwyn Clarke Market”, uno dei luoghi più animati e caratteristici della capitale, ideale per comprare souvenirs originali nelle boutiques di artigianato e rifornirsi di frutta, verdure, pesce fresco e spezie. Tutti ingredienti tipici di piatti della tradizione che vale la pena gustare a “La Plaine St. Andre”, un eccellente ristorante situato all’interno di un’ex casa coloniale ristrutturata, risalente al 1792. Qui gli ospiti, oltre a scoprire le rivisitazioni contemporanee della tradizionale cucina popolare creola, possono concedersi un assaggio di rum, visitando la vicina distilleria “Trois Freres”. Nell’isola di Mahé, si trova anche il giardino “Du Roi Spice Garden” dove crescono spezie di ogni tipo (vaniglia, citronella, cannella, pepe) e piante endemiche medicinali. L’atmosfera di questo giardino, dove si trova anche un’antica casa padronale e un museo, riporta i visitatori al XVIII secolo quando il commercio di spezie era un caposaldo dell’economia dei paesi colonizzatori. Degna di nota, infine, l’isola di St. Anne, situata a soli 20 minuti di barca da Mahé: qui nel 1770 sorse il primo insediamento delle Seychelles, poi col tempo si trasformò in un porto per baleniere e in una base militare durante la seconda guerra mondiale. A St. Anne si trova il Parco Marino Nazionale che ha una delle più vaste aree coralline, popolata dalle tartarughe marine e dai delfini.

 

(foto di simonetta ramogida)

Isola Praslin

L’isola è conosciuta per la sua famosa Vallée de Mai, dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO: i primi esploratori una volta raggiunta la costa credettero di aver trovato il Giardino dell’Eden. La Vallée, dove crescono sei specie di palme endemiche e numerosi alberi esotici, è l’ultima dimora dell’unico e raro pappagallino nero, specie in pericolo d’estinzione. Gioiello raro e unico è poi la foresta di ammaliante bellezza che conta 6000 palme di Coco-de-mer: un tempo si credeva fosse il famoso frutto proibito di cui si nutrì Eva, dal momento che questo grande seme cresce solo in queste isole. A Praslin si trova poi Anse Lazio, una delle dieci spiagge più belle al mondo, incorniciata da massi di granito rosa e un mare cristallino. Altra meta imperdibile è St. Pierre, una delle isolette che costellano la baia della Côte d’Or a Praslin, riconoscibile per il profilo granitico, punteggiato di eleganti palme. Negli anni è diventata il tratto distintivo delle Seychelles, apparendo in numerose campagne pubblicitarie. St. Pierre è il luogo ideale per il nuoto, lo snorkeling e per chiunque voglia godersi dei tramonti spettacolari.

Poco distante da Praslin si trova anche Cousin Island, un magnifico esempio di sito eco-turistico ed una delle prime isole granitiche al mondo ad essere dichiarata interamente riserva naturale. Mentre sul versante nord ovest di Praslin si trova invece Curieuse Island, un’altra riserva naturale conosciuta un tempo col nome di “Ile Rouge” per via della sua terra rossa. L’isola fu probabilmente ribattezzata così in onore dell’esploratore Marion Dufresne che visitò Praslin nel 1768 sulla nave “Curieuse”. Un tempo le sue coste ospitarono una colonia di lebbrosi, mentre oggi è la sede di un allevamento di tartarughe giganti che vagano libere e luogo di nidificazione per le tartarughe marine. Curieuse è l’unica altra isola, oltre a Praslin, dove il Coco de mer cresce allo stato naturale.

 

 

(foto di simonetta ramogida)

Isola La Digue

Su quest’isola si trova “Anse Source d’Argent”, la spiaggia più fotografata al mondo. Ad accogliere i turisti c’è una candida sabbia morbida e una distesa di acqua azzurra, poco profonda e protetta dalla barriera corallina che rende la spiaggia ideale per i bambini. Per accedere a questo piccolo paradiso terrestre, molto amato da fotografi e registi, bisogna entrare nell’Union Estate, una proprietà dove è ancora oggi presente il forno (‘kalorifer’) per la produzione della copra e il mulino per estrarre l’olio di cocco. Si consiglia una passeggiata attorno alla maestosa dimora padronale, incorniciata da giganteschi massi di granito, e un’escursione per osservare da vicino le tartarughe giganti. Sulla proprietà si trovano anche il cimitero dei primi abitanti dell’isola e alcune coltivazioni tipiche, come quella della vaniglia.

 

 

 

(foto di simonetta ramogida)

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