ART/ LA STREET ART COME VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI URBANI LA REGIONE LAZIO ISTITUISCE UN PREMIO E FONDI PER 500 MILA EURO

Fare dell’arte di strada uno strumento valido per riqualificare gli spazi urbani ed integrare in chiave sociale la partecipazione delle comunità, soprattutto in luoghi periferici e diffondere cultura in maniera capillare. La Regione Lazio ha messo a punto una legge per la valorizzazione dei territori attraverso la street art e  s’impegna così a concedere contributi finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche, tramite uno stanziamento di 500 mila euro complessivi per gli anni 2021 e 2022. La Regione inoltre svolgerà un’azione promotrice, diffondendo tramite i propri canali gli interventi, includendoli nell’offerta turistica e pubblicando un apposito catalogo sulla sua piattaforma digitale. Istituisce on la nuova legge un Premio e finanziamenti per 500 mila euro.  Tra le prime intellettuali e docenti ad occuparsi di Street Art, Francesca Alinovi, al Dams di Bologna negli anni ’80. I suoi scritti sui Graffiti, sono ancora oggi la testimonianza di questo nuovo linguaggio che andava lentamente affermandosi e che rappresentava all’inizio non una forma di vandalismo come molti hanno pensato ma una nuova forma espressiva e comunicativa. Nell nostre città, ormai ci sono testimonianze di quest’arte in molti quartieri, principalmente nelle periferie dove le immagini dipinte sui muri donano molto spesso impronte di rara bellezza e luce a luoghi troppo a lungo degradati.

Anche di recente la scomparsa di un grande artista come Gigi Proietti ha visto nascere sui muri della casa dove era nato e sul teatro Brancaccio di Roma dove aveva a lungo lavorato, esempi di street art che riproducevano il suo volto.

 

(quartiere Ostiense a Roma)

 

La Street Art nasce negli anni Settanta tra New York e Berlino e si afferma principlamente come forma espressiva “di frontiera”. Tra gli artisti che l’hanno praticata da subito un giovane Keith Haring che farà da apripista a tutti gli altri che negli anni

’80 hanno dipinto il muro di Berlino e quelli venuti anche molto tempo dopo e che hanno voluto dare voce alle loro proteste lasciando i loro segni nelle periferie delle metropoli degrdate. L’arte di strada o arte di frontiera diventa oggi, dopo ormai mezzo secolo dalla sua comparsa come forma di espressione artistica, un mezzo per la riqualificazione dei luoghi urgani ampiamente promosso dalle istituzioni. Ne è un esempio la proposta di legge avanzata dalla Vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, Marta Leonori (esponente del Partito Democratico) e approvata dal Consiglio Regionale denominata “Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art”.

 

La legge prevede che i comuni redigano ogni anno un elenco dei beni e degli spazi disponibili nel loro territorio, da destinare a interventi di Street Art; potranno anche individuare nuovi “muri liberi” per proporre nuove iniziative. Gli elenchi saranno disponibili online nei portali web istituzionali dei comuni e sui siti web regionali. Gli autori delle opere di Street Art parteciperanno anche al Premio Lazio Street Art. La Street Art è stata anche inserita tra le azioni della nuova programmazione UE 2021-27 nelle linee guida che il Consiglio approverà nei prossimi giorni. La legge è la seconda in Italia dopo quella pugliese, territorio, quest’ultimo, che ha dedicato alla sua diffusioe, finanziamenti pubblici, festival e iniziative di riqualificazione territoriale.

 

(Berlino, The Wall, 1984- foto di Simonetta Ramogida)

 

Sono molto soddisfatta dell’approvazione di questa legge, perché sono convinta che la riqualificazione delle nostre città passi anche attraverso iniziative non convenzionali, partecipate e integrate nel territorio, che mettono in circolo energie culturali e sociali positive”, ha commentato Marta Leonori, Vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Lazio. “Nella nostra Regione abbiamo già diversi esempi, che quotidianamente si incrementano, rinnovano, mutano, oltre ad attirare nuovi flussi di turisti. Con la legge abbiamo voluto sostenere e riaffermare l’arte pubblica, partecipata, collettiva e legata alla comunità, partendo da questa forma artistica che personalmente seguo da anni e che ho avuto modo di apprezzare anche grazie a importanti artisti e a iniziative di promozione territoriale”, ha concluso Leonori. “Grazie alle colleghe e ai colleghi che oggi hanno votato a favore, al capo di Gabinetto Ruberti e a tutti gli uffici del Consiglio e della Cultura che in questi mesi con il loro lavoro hanno permesso alla legge di essere approvata e alla Regione di fare un grane passo in avanti. Ora ci attende la sfida dell’attuazione!”

 

(Berlino, Kreuzberg 1984 – foto di Simonetta Ramogida)

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