FOOD/ LA DOMENICA IN TAVOLA: CAVATELLI VONGOLE CECI E COZZE E UN CALICE DI VERMENTINO LA PETTEGOLA BANFI IGT

Un primo piatto semplice da realizzare ma gustoso e di grande effetto per pranzi importanti o cene con gli amici lascia tutti sbalorditi. Di antica tradizione pugliese la pasta fatta solo con acqua e farina è molto diffusa al sud a cne in Basilicata e Calabria. Ecco la ricetta e Buona Domenica

 

VINO IN ABBINAMENTO: UN CALICE DI VERMENTINO LA PETTEGOLA DELLA CANTINA TOSCANA  BANFI

 

La “Pettegola” è l’ultima creazione nata all’interno delle mura di Banfi, realtà produttiva sempre in costante evoluzione. Si tratta di un vino bianco che nasce dai possedimenti maremmani della cantina, che si caratterizza per freschezza e leggerezza, pregi che derivano dall’uva utilizzata per realizzarlo, il Vermentino. Un’etichetta schietta e beverina, che si caratterizza anche per una spiccata aderenza territoriale, che nel bicchiere si svela grazie a quell’insieme di profumi che riportano alla macchia mediterranea, largamente presente nella maremma toscana.

La cantina Banfi produce “La Pettegola”, partendo da un vitigno a bacca bianca che in Toscana si esprime da sempre su ottimi livelli, il Vermentino. Le uve, accuratamente selezionate durante la fase della vendemmia tra i vigneti di proprietà del medio litorale toscano, dopo una pressatura molto soffice fermentano alcoolicamente in serbatoi d’acciaio per circa due settimane, a una temperatura controllata ricompresa fra i 14 e i 16 gradi. Il vino matura per alcuni mesi sempre in contenitori d’acciaio, per poi venire imbottigliato e commercializzato.

 

 

INGREDIENTI:

400 gr di cavatelli

una scatola di ceci, oppure 100 gr di ceci secchi da mettere a bagno

300 gr di vongole

400 gr di cozze

100 gr di pomodorini pachino

peperoncino

basilico

olio evo

sale q.b.

pepe nero

uno spicchio di aglio

 

PREPARAZIONE:

 

Se si decide di usare i ceci secchi bisogna metterli a bagno dalla sera precedente e poi, cuocere per circa un’oretta in acqua calda, altrimenti viene in soccorso il supermercato con quelli in barattolo. In questo caso vanno sciacquati e poi utilizzati. Le vongole invece vanno aperte sul fuoco, liberandole poi per la maggior parte dal guscio, lasciandone solo qualcuna con metà guscio per guarnizione. Idem per le cozze che andranno aperte in una padella con un pò di olio. Una volta liberate dal guscio adagiarle in una ciotola separatamente da tutti gli altri ingredienti. A questo punto si possono cuocere i cavatelli, si trovano al supermercato in buste di pasta fresca, oppure si possono fare in casa, solo con acqua e farina, senza uovo. La pasta va filata come si farebbe per gli gnocchi, realizzando un tubo lungo di pasta da tagliare per poi dividerlo a tocchetti di 6-8 cm, infine aiutandosi con le rebbi di una forchetta si possono volendo realizzate anche le righe. Naturalmente si possono utilizzare altri tipi di pasta al posto dei cavatelli, come le orecchiette, oppure le mezze maniche o anche le trofie.

Per il condimento: mettere in una padella con l’olio evo uno spicchio di aglio, il pepeproncino, i pomodorini pachino tagliati a pezzetti, aggiungere i cavatelli giò cotti e in ultimo le vongole, le cozze e i ceci e amalgamare il tutto. Aggiungere un ciuffetto di basilico o in alternativa qualche fogliolina di prezzemolo o di rughetta, se di gusto un pò di pepe nero, e voilà, impiattare e buon appetito!

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