FOOD/ LA CENA DI NATALE … QUASI IL PRANZO DI BABETTE…

Eccoci arrivati a Natale, strombazzato già dal mese di settembre nei grandi magazzini, in televisione, un’ansia terribile che dura già da tre mesi e che ancora prevede diversi giorni di calendario. ansiogeno. Sono i tempi imposti dal consumismo a cui difficilmente riusciamo a sottrarci nostro malgrado. Alle prese con la preparazione del cenone di Natale, il menù è uno spettacolo degno di essere anche …mangiato con gli occhi! Quindi grande varietà di cibi, che possano soddisfare anche i palati più sofisticati…

 

Aperitivo della casa:

Prendere mezza bottiglia di Prosecco Valdobbiadene e mezza bottiglia di vino Fragolino, entrambe fresche di frigorifero. Mescolarle assieme in una ciotola piuttosto capiente. Aggiungere mezzo cucchiaino di marmellata di ciliege, o di frutti di bosco o di fragole oppure di mirtilli e girare fino a che non sarà sciolta. Aggiungere una decina di ciliege sotto spirito o visciole, far riposare in frigo fino a che non arriveranno gli ospiti. E voilà… Servire aiutandosi con un mestolo. In genere è buono anche il giorno dopo se conservato in frigorifero magari in una bottiglia o in una caraffa. Una alternativa può essere quella di brindare al Natale con un Franciacorta Arcari+Danesi.

 

 

Spiedini colorati

L’aperitivo può essere servito con degli stuzzichini di pasta sfoglia (cornettini ripieni e rustici di vario genere) o parmigiano e altri tipi di formaggio, salumi stagionati, salsicce di cinghiale e perchè no? Cubetti di mortadella. Volendo si possono fare anche degli spiedini mettendo in ognuno mezzo pomodorino pachino, un cubetto di formaggio, un cubetto di mortadella, ancora mezzo pomodorino pachino per chiudere. Gli spiedini  si possono infilare uno ad uno in un mezzo melone girato con la polpa in giù in modo da disegnare una raggiera armonica. Dall’aperitivo si scivola verso l’Antipasto ed ecco qualche suggerimento…. Naturalmente i fritti pastellati come da tradizione: broccoli, zucchine, fiori e soprattutto filetti di merluzzo ! Vino in abbinamento Alto Adige: il Kitz della cantina Rottensteiner 2018.

 

 

 

 

 

Datteri al gorgonzola

Molto semplici da realizzare e sempre di grande effetto, i datteri infarciti di gorgonzola. Bisogna prendere i datti della misura più grande, ne esistono di buonissimi, costano di più ma ne vale la pena. Aprirli, togliore il nocciolo e riempirli di gorgonzola, dolce o piccante a seconda dei gusti, richiudere  e servire in un piatto da portare ricoperto di rughetta.

Vino in abbinamento: un calice di vino rosè Negramaro doc, ma c’è anche il rosso!

 

 

Cornetti e rustici

E’ il momento di fare i cornetti con la pasta sfoglia: Prendere una confezione rotonda di pasta sfoglia, tagliarla a raggiera in modo da ottenere otto cornetti almeno. Inserire in ognua parte un pò di salmone affumicato, o un pezzetto di wrustel, a piacere anche mezza alice sotto’olio con il fiore di zucca e girare iniziando dal lato più largo fino ad arrivare alla punta. Adagiare un foglio di carta forno su una teglia e mettere quindi i cornetti sui quali a piacere potremo inserire qualche granulo di sesamo. Cuocere in forno per circa 10-15 minuti a 180 gradi. Saranno buonissimi e di grande effetto. Volendo si può proseguire con i rustici utilizzando gli stessi ingredienti, ma stavolta la confezione di pasta sfoglia dovrà essere rettangolare. Si fa così: Prendere la confezione di pasta sfoglia, adagiarla sulla teglia dove avremo messo un foglio di carta forno, e mettere soprala pasta sfoglia  i wurstel interi in orizzontale nel senso della lunghezza, e poi vicino ancora un wrustel fino a che non sarà ricoperta tutta la pasta sfoglia. A questo punto girare la pasta sfoglia sui wurstel fino a ricoprirli bene e tagliare la parte rimanente di pasta. Quindi spezzettare in senso verticale il contenuto in modo da ottenere dei rustici della misura di 6-8 cm. Mettere in forno per 15 minuti circa a 180 gradi. Proseguire allo stesso modo, si possono cambiare gli ingredienti e mettere invece che i wurstel che sono più semplici da fare e più economici, anche un pezzetto di frittatina d’uovo, oppure del pomodoro con del prosciutto cotto, tenendo sempre in mente quello che si possiede nel frigorifero!

 

 

 

 

 

 

Cruditè

Le verdure crude tagliate e servite in una brocca colorata in genere sono sempre le benvenute, quindi l’unica incombenza sarà quella di lavarle, asciugarle, ripulirle e infine tagliarle. Basta prendere del sedano bianco, delle carote, dei cetrioli, dei peperoni, dei finocchi e tagliarli nel senso della lunghezza. Vanno poi adagiati all’interno di una brocca, meglio di vetro, tenendole separate per qualità di ortaggi. A parte preparare in una o due ciotoline il pinzimonio: olio, sale e pepe nero, amalgamare il tutto e inserire nella tavola imbandita.

Con le cruditè assaporerei anche un Ferrari! Wath else!

 

 

Sedano al sapore di Philadelphia

Anche questo è un antipasto fresco e gustoso facile da preparare: Prendere delle liste di sedano bianco e inserire all’interno dopo averlo tagliato a pezzetti di 8-10 cm, il formaggio. Cospargere tutto il sedano e aggiungere se piace della granella di pistacchio o delle noci spezzettate.

 

Funghi champignons in letto di polenta

Per questa ricetta non serve fare la polenta, basta comprare quella in busta e tagliarla a rettangoli non molto grandi. Cuocere i funghi tagliati finissimi con olio evo, aglio e aggiungere un pò di prezzemolo fresco alla fine. In genere ci vuole un quarto d’ora.nMettere in una teglia dove avremo adagiato un foglio di carta forno, i rettangoli di polenta e sopra i funghi già cotti. Volendo si possono aggiungere agli champignons dei funghi porcini anche secchi e fatti rinvenire nell’acqua calda. Lasciare in forno per circa 10-15 minuti a 180 gradi. Toglierli dal forno e impiattare…

Un sapore forte a base di polenta può reggere un Brunello di Montalcino Col di Lamo IGT della cantina di Giovanna Neri.

 

 

Primo piatto: Maltagliati con calamari al pomodoro

Veloce e digeribilissimo per una cena che sa di abbondante, i Maltagliati con sugo di calamari. Basta preparare i maltagliati o comprarli da una pasta all’uovo, tenendo conto che si fa la sfoglia come per le fettuccini (un uovo a persona) ma va filata un pò di meno in modo da lasciare un sapore un pò “rugoso”, la sfoglia una volta stesa col mattarello va divisa col coltello ocon una rotella in trapezi.

 

 

A parte mettere a cuocere in una terrina l’olio extravergine d’oliva, con uno spicchio di aglio con tutta la camicia, e aggiungere i calamari tagliati a cerchi, fare rosolare girando con un cucchiaio di legno e aggiungere i pelati, qualche pomodorino pachino, un pizzico di pepe nero, del peperoncino. Fare cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo cuocere i maltagliati in acqua bollente, salare, e una volta scolati, ripassare in padella nel saltapasta, aggiungere il sugo e al termine un pò di prezzemolo. Impiattare e buon appetito!

 

 

 

Vino in abbinamento: un bianco Val di neto Critone della cantina Librandi 2018.

 

 

Secondo piatto: Polpo con cavolo nero 

Eccoci al secondo piatto che prevede il polpo: va cotto per 40-50 minuti e poi fatto raffreddare nella sua acqua per 4-5 ore almeno. Si può anche cuocere il giorno prima e lasciare nel suo brodo per tutta la notte. Solo così sarà morbidissimo. Una volta cotto, liberare i tentacoli e cuocete il polpo in una padella con un filo d’olio, basteranno 1-2- minuti, aggiungere sale fino q.b. Nel frattempo rinvenire l’uvetta sultanina, ce n’è di ogni tipo, io in genere preferisco mischiarla, da Castroni ho trovato quella di Lipari che ha i chicchi un pò più grandi ed è buonissima.

 

 

 

Cuocere in acqua bollente mezzo cavolo nero avendo cura di prelevare le foglie più tenere e una volta cotto, ripassare in padella con dell’olio evo e uno spicchio di aglio, salare, aggiungere un pò di pepe nero l’uvetta e una manciata di pinoli. Impiattare e Buon Natale! Invece del cavolo nero, si possono usare altri tipi di verdure come bieta o cicoria. E Buon Appetito! Vino abbinamento: Pfeiffer Vini delle Dolomiti 2018 IGT, vino bianco da moscato giallo.

 

 

 

Secondo piatto: Tonno scottato al limone

Per una cena importante i secondi piatti devono essere almeno due, il Tonno scottato al limone è un piatto semplice da fare e d’effetto. I tranci di tonno vanno cotti in una padella già calda, antiaderente e “scottati” su ambo i lati per pochi minuti. Se non si vuole servire il trancio di tonno intero si può divedere a liste rettangolari e cospargendo sui lati un pò di pistacchi di Bronte: è di grande effetto. A parte preparare una salsa con il limone spremuto, il prezzemolo tagliato sottilissimo, l’aglio tritato, un pò di olive nere che vanno tagliuzzate piccolissime, aggiungere la scorza di mezzo limone, privata della parte bianca che è più amara e tagliata a piccole listelle. Il tutto va messo in una terrina, cui aggiungere l’olio evo e il peperoncino. L’intingolo per condire il tonno è pronto. Se possibile va servito caldo.

 

 

Il condimento può essere portato in tavola in una ciotolina e servito al momento.

 

 

 

 

Impiattare decorando il piatto con qualche fettina sottilissima di limone. Da servire anche con un vino rosso corposo, come un Amarone della Valpolicella Masi, perchè non è vero che con il pesce bisogna bere per forza vino bianco! Parola di nutrizionista…

 

 

Secondo piatto. Praline di maiale all’uva bianca

Può capitare che non tutti gli ospiti gradiscano mangiare il pesce, pertanto un secondo piatto a base di carne può rappresentare un’alternativa anche per il Cenone. Le praline di maiale all’uva bianca, sono un piatto prelibato che si realizza con le salsicce di maiale, meglio quelle macinate. Bisogna liberare la carne insaccata e fare delle palline grandi poco meno delle castagnole. Mettere quindi a cuocere in una padella con l’olio evo le praline con uno spicchio d’aglio “vestito” che poi butteremo via. Quando saranno imbiondite, aggiungere i chicchi d’uva bianca che avremo precedentemente liberato dal grappolo e lasciare cuocere ancora per una decina di minuti avendo cura di adoperare un coperchio. E voilà, da leccarsi i baffi! Vino in abbinamento: un rosso Mater Matuta 2018 della cantina Casale del Giglio.

 

 

Macedonia siciliana

Mescolare frutta fresce e frutta secca. pinoli, uvetta, noci, mandorle assieme a mele, pere, arance, uva, kiwi: è questo il segreto di un’ottima macedonia, che ho imparato da un’amica siciliana e che non ho dimenticato più. La preparo ogni anno, e la combino con quello che ho in casa. Un segreto: si condisce con miele e yougurt, niente zucchero. Bisogna aggiungere mezza arancia spremuta, o anche mezzo pompelmo, pochissimo limone. Si mescolano in una terrina con gli altri due ingredienti e si mettono sulla frutta preparata, tagliuzzata, si gira e… è buona anche per il giorno dopo…

Da servire con un vino Passito di Pantelleria doc Donnafugata!!

 

 

 

 

Per i dolci… prossima puntata e Buon Natale a tutti!!

 

 

 

 

 

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