LA DOMENICA IN TAVOLA/ PER NATALE I CANNOLI CON I PISTACCHI DI BRONTE E UN FLORUS MOSCADELLO 2016 VENDEMMIA TARDIVA BANFI

Bastano una spianatoia, il mattarello e il cilidro… e tanta buona volontà. Il risultato non può deludere e portare in tavola i cannoli siciliani con i pistacchi di Bronte o le amarene, alle estremità dove fuoriesce la ricotta con la frutta candita … è una libidine… diceva una canzone di Jovanotti … Ecco la ricetta …

 

Un vino passito in abbinamento, il FLORUS MOSCADELLO 2016 VENDEMMIA TARDIVA DELLA CANTINA BANFI A MONTALCINO

 

 

INGREDIENTI:

 

 

Per i cannoli:

farina 350 gr

burro 30 gr

zucchero 30 gr

mezzo bicchiere di vino bianco (oggi ho usato un vino Marsala che avevo in frigo)

una spolverata di cannella

abbondante olio di semi per friggere, oppure strutto

 

Per il ripieno:

500 gr di ricotta di pecora

1 hg di frutta candida (un vasetto e mezzo circa)

gocce di cioccolato fondente ( a seconda dei gusti)

200 gr di zucchero vanigliato

 

 

PREPARAZIONE:

Mettere sulla spianatoia, oppure in una terrina, la farina, il burro precedentemente sciolto e fatto raffreddare, lo zucchero e il vino bianco, aggiungere una spolverata di cannella, e impastare. Deporre il panetto il frigo per circa 2 ore.

Nel frattempo per il ripieno, in una terrina disporre la ricotta, la frutta candida lo zucchero vanigliato e le gocce di cioccolato. Girare il tutto il modo che venga fuori una crema, disporre il tutto in frigorifero fino a che non si dovranno riempire i cannoli.

 

 

Per i cannoli bisogna disporre dei cilindri di metallo, o se si vive al mare, un’alternativa sono le canne. Si, esattamente le canne al vento quelle che crescono lungo gli argini dei rigagnoli e vicino le spiagge. Ricordo mio nonno che le raccolse per me in campagna, vicino al mare in Calabria, e poi le tagliò della misura che gli chiesi io, poco più di 7 cm. La prima volta che feci i cannoli alla siciliana, usai le … canne al vento. Forse è per questo che non li ho più dimenticati… Ci sono due misure di cilindri di metallo, quelli più grandi con un’apertura di circa 3,5 cm, e quelli più piccoli. Io uso quelli più grandi che danno il classico cannolo siciliano.

 

Quindi, una volta pronta la sfoglia, che va filata con la macchina oppure con il mattarello, preparare dei rettangoli di circa 10 cm. La sfoglia non deve essere finissima se no si rompe, e comunque il numero più basso della macchina tradizionale, Imperia, per intenderci, va bene. Sbattere un albume d’uovo in una piatto fondo, servirà per fare aderire al cilindro i due lembi del quadratino che abbiamo ritagliato. Prima di disporre in diagonale il quadratino di sfoglia sul cilindro, bisogna ungere il cilindro con l’olio. Servirà a togliere più facilmente il cannolo una volta cotto in abbondante olio di semi, dal cilindri di metallo.

I cannoli si friggeranno in pochi minuti, attenzione a non bruciarli, e soprattutto a lasciare scoperti i lati di ogni cilindro di metallo usato per agevolare una volta tiepidi la fuoriuscita del cannolo. Fare raffreddare e riempire i cannoli poco prima di essere serviti, con una sac  a poche,  cercando di non fare uscire la crema di ricotta dai lati, poi spolverare con un pò di zucchero a velo e guarnire con un’amarena per ogni lato. In alternativa va bene anche la frutta candida. Oppure le fragole, o ancora un pò di pistacchi di Bronte tritati grandi. Con la ricetta esposta, sono venuti 21 cannoli! E voilà, il dolce è servito.

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