WINE/ BOOM DI BOLLICINE PROSECCO +20% SOFFRE L’ASTI

Boom di bollicine, con il Prosecco cha viaggia ad un ritmo di crescita del 20% mentre è in sofferenza l’Asti. I dati previsionali elaborati da UIV, Ismea, Assoenologi relativi alla vendemmia 2019 indicano che per il commercio estero, il 2019 sembra avviato su binari piuttosto positivi, dopo un 2018 che aveva chiuso i battenti con esportazioni al di sotto dei 20 milioni di ettolitri (-8% ) a fronte di una crescita del valore che, aveva ritoccato il record positivo attestandosi sui 6,2 miliardi di euro. Secondo elaborazioni Ismea su dati Istat, i primi 5 mesi del 2019 hanno segnato una decisa progressione delle esportazioni italiane a volume, attestate a 8,6 milioni di hl (+11% sullo stesso periodo dell’anno precedente), a fronte di una meno che proporzionale progressione del valore che ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro (+5,5%). Se i dati dei mesi successivi dovessero confermare questo trend, a fine anno si potrebbero sfiorare i 22 milioni di ettolitri per un introito che, finalmente, potrebbe arrivare al traguardo dei 6,5 miliardi di euro, sebbene ad un ritmo che si sta mostrando più lento rispetto alle attese di qualche anno fa.

Sul fronte export, c’è da registrare una progressione più marcata verso i Paesi Ue (+14% in volume e +6% in valore), rispetto a quella verso i Paesi terzi (+6% e +5%). Ad avere avuto l’incremento più importante sono stati i vini comuni che, con 2 milioni di ettolitri hanno registrato una crescita del 19% a valore, accompagnata però da una lieve flessione degli introiti. I vini comuni, per lo più sfusi, hanno come naturale destinazione i mercati comunitari e la Germania in particolar modo.

Continua la crescita degli spumanti (+8% sia a volume che a valore) ma ormai senza l’incremento a doppia cifra a cui eravamo abituati. Anche in questo caso bisogna considerare da una parte il Prosecco che continua a crescere di oltre il 20% sia a volume che a valore mentre l’Asti, ad esempio, mostra delle difficoltà importanti a mantenere quote di mercato.

L’export rappresenta circa la metà del fatturato complessivo per il vino italiano, uno sbocco di mercato tanto più importante per lo sviluppo del settore vista la situazione interna che, dopo anni di flessioni, si sta ora assestando sui 22,5 milioni di ettolitri e che potrebbe aumentare nel corso del 2019, fino a superare i 23 milioni.

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