ART/ LAURA MARCUCCI CAMBELLOTTI RESPIRA ARTE FIN DALLA NASCITA E LA RESTITUISCE TRA PITTURA CINEMA E DISEGNI. UNA MOSTRA A FRASCATI

Si può attraversare l’arte e viverla fino a interpretarla, farla propria, scoprendola ogni volta su un sentiero diverso seguendo i suoi stessi itinerari che sono sempre diversi e lungo le  mille sfaccettature in cui essa si può esprimere, e poi darle corpo attraverso le opere pur sempre influenzate dalla storia di un intero secolo, dall’Art Nouveau fino al Futurismo per approdare ai giorni nostri? Sì, si può. E’ questa la storia di una grande artista che si celebra oggi alle porte di Roma.

A Frascati, infatti, oggi si parla di arte. Apre alle Scuderie Aldobrandini la mostra di Laura Marcucci Cambellotti che si potrà vedere fino al 31 marzo col titolo “L’arte sognata L’arte vissuta”. Patrocinata dai comuni di Frascati e Lanuvio e Assessorato alla cultura, la mostra è  sostenuta dall’Archivio dell’Opera di Laura Marcucci e curata da Vincenzo Scozzarella con il gallerista Claudio Tosti (Galleria Theodora), coordinatore, e con la collaborazione del Centro Studi Cambellotti.

Figlia di Alessandro Marcucci, artista educatore legato all’impresa di alfabetizzazione dell’agro romano, Laura sposa Adriano Cambellotti, il primogenito di Duilio Cambellotti, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau italiana. Cresciuta inoltre nello studio di Giacomo Balla, protagonista del futurismo italiano, in virtù del matrimonio dell’artista con sua zia paterna Elisa Marcucci, Laura impara presto a sperimentare le sue arti,  in un ambiente familiare che è un crocevia di strade artistiche tra Realismo magico, energia del tardo Futurismo e lirismo dell’astrazione. Si nutre d’arte Laura e oggi Frascati le rende omaggio mostrando i lavori pieni di storia di chi ha scavalcato il secolo avendo compiuto 106 anni a febbraio. Tra le sessanta opere esposte anche tre collier di scena del film del 1963 Cleopatra perché Laura si è interessata con la stessa passione che ha avuto per la pittura anche di teatro e cinema, ha avuto tre figli e ha continuato a coltivare la sua arte con lo stesso entusiasmo, anche oggi che pensa alla sua prossima “personale”.

Laura si porta dietro ogni corrente di pensiero, di filosofia e storia, di arti. Tormenti e difficoltà di chi ha attraversato i due conflitti mondiali con volontà di sopravvivenza e capacità di rinascita: un bagaglio che è del sapere e soprattutto del fare.

In esposizione a Frascati l’arte declinata in tutte le sua manifestazioni: ritratti, autoritratti, gioielli, arazzi ad ago, ceramiche, paesaggi, disegni a matita,  penna e china, incisioni, tutti provenienti da collezioni pubbliche  e private. Arricchiscono la mostra anche incontri e conferenze tematiche oltre alla proiezione del documentario tratto dall’Archivio Cambellotti “Questo sol m’arde”, dedicato all’artista.

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