WINE/ RIECCOLE LE ANTEPRIME … A VERONA SEMPRE ORIGINALI, CON L’AMARONE SI PARLA DEL VINO NEI LIBRI E NEL CINEMA CON BRUNO GUERRA E DELLI COLLI …

Rieccole le Anteprime. Dalle Langhe patrimonio dell’Unesco all’Amarone, al Brunello di Montalcino, fino al Chianti Classico, e poi al Chianti e ai vini maremmani, passando da Montepulciano con il suo Nobile per finire con il Montecucco e il Morellino di Scansano, il Chiaretto. E’ ricco il calendario delle Anteprime che esprime un settore che ormai vanta cifre da capogiro, tanto che il Consorzio della Valpolicella ha stimato che anche gli under 40 sono quasi raddoppiati tra le aziende che producono vino. Segno che i giovani danno molta attenzione a questo comparto e che molti di loro ne fanno il mestiere della la vita. Nebbiolo Prima e Grandi Langhe hanno aperto il valzer delle Anteprime esponendo sui banchi il vino italiano più importante al mondo, il Barolo e suo fratello minore, il Barbaresco e poi il Roero. Per un ettaro di vigna di Barolo si parla di quotazioni vicine a 1,2 milioni di euro fino ad arrivare a 2,5 nei cru. In seconda battuta il Barbaresco con una quotazione attorno ai 600.000 euro a ettaro, per il vitigno Nebbiolo, che si posiziona al di sopra ai valori dell’Amarone della Valpolicella, il cui valore fondiario può arrivare oggi attorno ai 500.000 euro a ettaro.

Grandi Langhe ha visto raddoppiare l’evento con  con grande partecipazione e un vero successo per Alba con 2000 ingressi registrati, tra sommelier, buyer, ristoratori e stampa, la manifestazione dedicata alle nuove annate di Barolo (2015), Barbaresco (2016), Roero (2016) e agli altri vini Doc del territorio, ha avviato così la stagione delle Anteprime del vino togliendo il primato all’Amarone e regalandosi grande soddisfazione per i numeri registrati come ha sottolineato lo stesso Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. La manifestazione di Alba ha visto protagoniste le cantine che si collocano nel gotha della produzione vinicola, i temi all’ordine del giorno sono tanti, dall’export sempre più aggressivo, ad una nuova comunicazione del vino che possa fare propri i sentieri già esplorati in altri settori come l’etica, la sostenibilità, l’ecologia, il risparmio energetico, il riciclo. Una riflessione seria che appartiene agli obiettivi messi a punto per questa Anteprima dal Consorzio della Valpolicella che apre i battenti sabato nella giornata dedicata a Palazzo della Gran Guardia al pubblico degli esperti, influencer, giornalisti enogastronomici e produttori che potranno esporre sui banchi d’assaggio i vini dell’annata 2015, considerata una buona annata, che si raffronta con il 2014, mediamente problematica.

 

 

 

 

 

 

Entra nel vivo la Red Week di Anteprima Amarone del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella con la seconda conferenza annuale della Valpolicella, l’approfondimento socioeconomico internazionale che farà da prologo alla tre giorni dedicata al debutto dell’annata 2015 del Grande Rosso veronese. Oggi a Verona due le sessioni in programma. La prima, sull’Amarone come brand di lusso per conquistare i mercati, vedrà confrontarsi Andrea Sartori, presidente Consorzio di Tutela Vini Valpolicella; Marco Magnacavallo, Ad Tannico; Pierpaolo Penco, Country manager Italia Wine Intelligence; Renato Maviglia, dirigente Consob e Tushar Borah, sommelier del Byrj Al Arab di Dubai. A seguire, il focus sul riconoscimento dei valori del vino a partire dalla sostenibilità con Olga Bussinello, direttore del Consorzio della prima dop di vino rosso del Veneto; Filippo Gallinella, presidente della XIII Commissione Agricoltura; Christian Ewert, presidente Amfori; Chuan Zhou, direttore Ricerca Wine Intelligence e Luca Pizzighella, direttore commerciale SignorVino.

Da sabato 2 febbraio, riflettori puntati su Anteprima Amarone 2015, che aprirà con la consueta giornata riservata alla stampa nazionale e internazionale. “Brand, valore, export e turismo: Il poker per l’Italia nel calice” è il tema del dialogo ‘di filiera’ tra il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori e il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. All’ordine del giorno anche la presentazione dell’annata 2015 e lo stato di salute della Docg veronese. Le degustazioni delle 65 aziende di Anteprima Amarone apriranno le porte al pubblico domenica 3 febbraio (dalle 10 alle 19, ingresso a pagamento), mentre il giorno successivo sarà riservato agli operatori di settore (dalle 10 alle 17). Si fa interessante il week end con la partecipazione, sempre nella giornata di domani di un dibattito sul futuro dell’export del vino e sulla comunicazione con l’interrogativo: i temi dell’etica, della sostenibilità, dell’ecologia e del riciclo possono essere attribuiti alla viticultura e in che misura? Attesa per l’appassionante  kermesse culturale tra lo storico e giornalista Giordano Bruno Guerra che si interfaccerà con la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli (Fondazione Cinema per Roma) sui temi del vino nella letteratura e nel cinema. Il 4 febbraio chiude i battenti l’evento del Consorzio di Tutela dell’Amarone della Valpolicella e si va tutti in Toscana. Il 9 e 10 febbraio poi si inizia con il ricco calendario delle Anteprime Toscane: si parte dal Vino Nobile di Montepulciano alla Fortezza Medicea di Via San Donato, dove sarà possibile degustare l’annata 2016.

 

 

 

Come ogni anno, anche nel 2019 a Montepulciano, in un borgo incantevole e ricco si sorprese nel cuore della Toscana, si celebra infatti uno degli eventi più riconosciuti del settore vinicolo, l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, ormai giunta Giunto alla XXVI edizione, l’evento che offre agli operatori del settore e al sempre più grande pubblico di appassionati la possibilità di visitare inoltre un luogo magico, e magari approfittare per trascorrere un insolito week end legato al mondo del vino, in un territorio denso di storia e cultura vitivinicola. Una possibilità davvero unica per confrontarsi direttamente con i produttori delle più importanti cantine del territorio, ed assaporare i profumi e i sapori del Vino Nobile di Montepulciano 2016 pronto ad essere immesso sul mercato dopo i due anni di evoluzione imposti dal disciplinare di produzione, e la Riserva 2015, annata 5 stelle, nonché gli altri vini prodotti nell’area di Montepulciano.

Sempre sabato 9 febbraio si svolge la PrimAnteprima a Firenze, Fortezza da Basso, con le Anteprime dei Consorzi Carmignano, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo di Lucca, Montecucco, Orcia, Pitigliano e Sovana, Terre di Pisa, Val di Cornia e Valdarno di Sopra. Ci sarà una degustazione che indicherà un “Viaggio toscano all’interno di una grande annata”, guidata da un sommelier professionale Ais. Si rimane nella città medicea per Buy Wine, la più importante iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo messa a punto dalla Regione Toscana e PromoFirenze, con buyer provenienti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate di oltre 200 aziende.

 

 

Quindi è la volta dell’Anteprima del Chianti, sempre a Firenze Fortezza da Basso, saranno in degustazione a Viale Strozzi,  i vini Chianti 2018 e Chianti Riserva 2016, domenica 10 febbraio quando assieme al Chianti sfileranno anche i calici di Morellino di Scansano. Mentre l’11 e il 12 febbraio sempre a Firenze alla Stazione Leopolda, c’è l’Anteprima del Gallo Nero con il “Chianti Classico Collection”. Partecipano 197 Cantine e quest’anno la kermesse, oltre che agli esperti del settore, sarà aperta al grande pubblico. C’è sempre molto interesse per le etichette del Gallo Nero emblema di una regione, la Toscana, che ha sempre un forte appeal a livello internazionale per gli enoturisti.

 

 

 

A seguire subito dopo, il Benvenuto Brunello, dal 15 al 19 febbraio, con due giornate, il 15 e il 16 dedicate alla stampa e agli esperti del settore.  Si parte alle ore 11.00 al Teatro degli Astrusi con il Premio Leccio d’Oro e alle 17.00 al Chiostro Museo di Montalcino e Complesso di Sant’Agostino, degustazione delle nuove annate dei vini a denominazione del territorio di Montalcino in uscita nell’anno 2019. Come di conseuto c’è attesa per la “Formella Celebrativa”, murata ogni anno, con la presenza delle istituzioni locali, e che ha visto l’eccezionale presenza di Sting nel 2018. Il “Brunello di Montalcino” è ottenuto da uve di Sangiovese, un vitigno chiamato tradizionalmente, a Montalcino, “Brunello”. Il disciplinare di produzione stabilisce che la produzione massima di uva per ettaro sia inferiore a 80 quintali/ettaro. Regola l’immissione in commercio che avviene il primo gennaio del quinto anno dopo la vendemmia. Durante questo lungo periodo, il vino deve trascorrere almeno due anni in botte di legno e almeno quattro mesi di affinamento in bottiglia. Il periodo di conservazione in bottiglia cresce fino a sei mesi per il tipo riserva che entra in commercio un anno dopo. Il Brunello di Montalcino è un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita. Al gusto il vino ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto con lunga persistenza aromatica.

Per le sue caratteristiche sopporta lunghi invecchiamenti, migliorando nel tempo. Difficile dire quanti anni questo vino migliora in bottiglia. Ciò dipende infatti dall’annata. Si va da un minimo di 10 anni fino a 30, ma può essere conservato anche più a lungo. Naturalmente va conservato nel modo giusto: in una cantina fresca, ma soprattutto a temperatura costante, buia, senza rumori e odori; le bottiglie tenute coricate.

 

 

 

 

Il Benvenuto Brunello chiude praticamente le Anteprime toscane. Ma a Faenza, si svolge il 17 e 18 febbraio l’Anteprima Romagna Sangiovese, organizzata dla Consorzio Vini di Romagna al Museo Internazionale delle ceramiche.

In Umbria, dal 18 al 20 febbraio, si svolge l’Anteprima Sagrantino, a Montefalco, splendido paesino incastonato tra le colline attorno a Foligno. La kermesse, organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Montefalco, vede anche la partecipazione di importanti Cantine locali, come Lungarotti a Torginao, Arnoldo Caprai, Filippo Antonelli che è anche presidente del Consorzio. L’Anteprima del Chiaretto arriva il 10 e 11 marzo a Lazise (Dogana Veneta).

 

 

 

L’iniziativa è stata pensata in collaborazione con il Consorzio Valtenesi dal Consorzio Chiaretto e Bardolino per dare slancio a un territorio che vanta 60 Cantine nella Riviera bresciana e veronese del Lago di Garda. L’annata 2018 prevede la degustazione di oltre 120 vini. Sempre a marzo, si svolge l’evento Campania Stories, che riguarda quanto c’è di meglio nel panorama vitivinicolo della regione, dall’aglianico, al taurasi, dalla falanghina ai vini del Sannio. La kermesse ha luogo a Napoli dal 28 al 31 marzo ed è imperdibile. Ad aprile poi si svolge la più importante kermesse vitivinicola internazioane: siamo a verona con il Vinitaly, che quest’anno apre i battenti il 7 aprile fino al 10 aprile con produttori, esperti del settore, giornalisti e wine lovers provenienti da tutto il mondo. Infine, si approda in Sicilia dove è tempo di Sicilia en Primeur, organizzata da Assovini, a Palermo l’anno scorso la manifestazione ha visto più di 1000 partecipanti ed enoturisti provenienti da 22 paesi, mentre a Lucca al Real Collegio, ma è già primavera inoltrata, il 4 e 5 maggio arriva l’Anteprima dei vini della Costa Toscana con “I Grandi Cru”. Gran finale a cura del Consorzio di Tutela del Soave, alle porte di verona in una area vocata alla viticultura con il Soave Preview.

 

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca