FOOD/ NUMERI DA CAPOGIRO PER IL GELATO ITALIANO, PAROLA DI GAMBERO ROSSO

Sono da capogiro i numeri del gelato italiano; con un giro d’affari di 2 miliardi di euro e 40 mila addetti, il nostro Paese è una superpotenza europea del settore. E anche i consumi – 7 chili a testa con valori in crescita – dichiarano che il gelato ha un posto d’onore nel cuore degli italiani, in special modo quello artigianale. Ma se aprire una gelateria sta diventando di gran moda, visto come un business “facile”, fare un buon gelato è altra cosa, un banco di prova che richiede studio attento degli ingredienti e della loro struttura, conoscenza delle materie prime (che negli anni si è allargata al rapporto diretto con i produttori), ove si può guardando al territorio ma senza esserne schiavi; con un occhio ai prodotti nei loro luoghi di origine, in Italia come nel resto del mondo. Se da un lato quindi non si smette di sperimentare nell’ottica di un prodotto sempre più naturale e sano, dall’altro il mix di scienza e conoscenza dei grandi maestri gelatieri italiani ci riconsegna i gusti di una volta nella loro veste più contemporanea, che ne valorizza la purezza dei sapori e delle consistenze, con stili e peculiarità in divenire da Nord a Sud.

 

“La guida Gelaterie d’Italia è una realtà unica nel nostro Paese” afferma il Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia “In soli tre anni è diventata punto di riferimento del settore. Come le altre pubblicazioni del Gambero Rosso, questa guida premia e supporta gli artigiani e gli imprenditori che valorizzano le materie prime di alta qualità e che, con il loro lavoro e la loro ricerca, esaltano le produzioni eccellenti made in Italy”

 

Con 5 nuovi ingressi sono 43 i Tre Coni di questa terza edizione della guida (vedi allegato), che porta con sé una novità: una mini guida dedicata al gelato del pasticcere. Perché il gelato è anche un “debole” di molti maestri dell’arte bianca, che traspongono sottozero le loro creazioni dolci, accanto a immancabili gusti classici, in uno stile più ricco e corposo.

Qualche dato in guida. L’Emilia Romagna resta la regione con il più alto numero di tre coni, salendo a 8 insegne, seguono con 6 Piemonte e Lombardia; quindi Toscana e Lazio con 5, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Campania con 2, Marche, Basilicata, Sardegna e da quest’anno anche Abruzzo e Sicilia con 1 cono.

 

Il premio per il miglior gelato al cioccolato va a Claudio Torcè di Roma

Il gelatiere emergente è Davide Frainetti di Caffè del Duomo di Terracina

Il premio per il miglior gelato gastronomico va a Stefano Guizzetti della gelateria Ciacco di Parma

Il premio sostenibilità a L’albero dei Gelati di Monza

 

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