LIFESYLE/ IL CANE IN POSA, PITTURE DAL ‘500 AD OGGI IN MOSTRA A TORINO E FIDO ENTRA NELLA STORIA DELL’ARTE

C’è una scritta che dice: “cave canem” nel famoso mosaico che si trova al museo archeologico di Napoli che rappresenta un cane, fu ritrovato durante gli scavi di Pompei nella casa di Orfeo, di epoca romana sepolto con l’eruzione del Vesuvio rinvenuto e restituito al Belpaese, simboleggia quel modo di dire tanto conosciuto come “attenti al cane”, poi c’è il cane levriero con Ariccia sullo sfondo e tante altre immagini nell’esposizione divisa in cinque sezione con tema il cane nella storia dell’arte alla Venaria Reale di Torino fino al 10 febbraio, dal tiolo “Cani in Posa”. La prima grande mostra italiana sul tema. Dopo la fotografia che spesso ha messo in evidenza le strane somiglianze tre i cani e loro padroni, arriva anche la pittura ad eccuparsi di Fido.

 

Le opere esposte provengono da importanti musei nazionali e internazionali: protagonista sempre l’amico più amato dell’uomo in dipinti che vanno dal 500 ad oggi. La mostra è a cura di Francesco Petrucci ed è realizzata dal Consorzio delle residenze Sabaude e Glocal Project Consulting, e nasce da un’idea di Fuco Ruffo di calabria.

 

Il cane, è infatti la figura più rappresentata nella storia dell’arte, secondo solo all’uomo e la Venaria Reale che fu teatro di caccia rappresenta certamente il luogo più adatto per presentare questa importante mostra, che attraverso il cane in realtà porta alla ribalta le pitture più originali contenute nei musei italiani e in tutto il mondo. Le sezioni in cui viene suddiviso il lavoro sono infatti: cani nell’antichità, cani in posa, cani uomini e donne in posa, cani in scena e cani immaginari.

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