FOOD/ DIAVOLI SALENTINI IN CUCINA GUSTO FRESCHEZZA SAPORI E POI … E POI … E POI … IL NEGRAMARO ROSE’

Diavoli salentini in cucina, riconosci il gusto, i sapori, gli odori, di questa ricchissima terra baciata dal sole, dalle acque del mare, madre terra in cui le radici sono sapientemente incuneate tra i solchi che l’uomo ha disegnato con il sudore, con lo sforzo della sua schiena e delle sue braccia per rendere questa terra immortale e quasi uguale a se stessa nei secoli, nonostante le costruzioni che hanno divorato paesaggi incantevoli pensando di edificare invece.

Del Salento si riconoscono le materie prime, e farine, il riso, l’olio, il vino, il pesce, le verdure, e .. i lampacioni, andando da “Il salento in una stanza”, a pochi passi da Piazza Alessandria, in via Mantova. Corrado e Roberto sono due ragazzi, con l’amore per la cucina, e così hanno messo su questo piccolo gioiello, che conta solo 24 posti, dove servono degustazioni salentine, di rara fattura, accompagnate con vini locali, come il  Locorotondo e Negramaro, anche nella versione rosè.

La cartina appesa al muro mostra il paesino da cui provengono, si trova vicinissimo a Tricase, nel cuore del Salento, vicino Otranto invece c’è la masseria della mamma di Corrado, dove l’estate Roberto prepara i suoi manicaretti, durante la villeggiatura, quando il ristorante di Roma è chiuso. A soli 24 anni, dopo aver fatto la Scuola Alberghiera, Roberto ha capito qual’era la sua strada, e adesso la percorre tutta, rivisitando i piatti della tradizione. Con lui si possono degustare i piatti più svariati come, l’uovo fritto, accompagnato da un letto di cacio cavallo, che in realtà non è un uovo fritto, ma è un uovo sodo, arrotolato nel pangrattato. Di grande raffinatezza al palato, poi pensi che non vorresti mangiare altro, tanto può essere gustoso un uovo il cui sapore sembra si possa irradiare verso tutti gli altri sensi.  Ma poi arriva il fiore di zucca ripieno di ricotta di pecora e striscioline di seppia, ripassato nel nero di seppia, ed è subito festa. Se si decide di assaggiare il risotto con i calamari rossi, si rimane stupidi dal letto verde in cui viene servito: è lattuga, ma il gusto incrocia altri sapori. La burrata salentina accompagna sapientemente gli altri ingredienti e come nel Pranzo di Babette, la delizia è tale che i commensali chiudono gli occhi quasi in vena di ringraziamento per questo ben di Dio. E così fino alla fine, fino al dolce, di tenera cioccolata, o di mandorle. Ma poi arriva anche il confetto, fatto con i semi di sesamo, i dolcetti con la pasta frolla che accompagnano il caffè. Perchè è vero che si vorrebbe assaggiare tutto, però è evidente che pure Roberto e Corrado non vorrebbero mai che si andasse via senza aver soddisfatto il gusto che si inebria dalle papille fino a confondere tutti gli altri sensi.

 

 

Clicca sotto per chiudere la ricerca