FOOD/ I RUSSI SEMPRE PIU’ ALLA RICERCA DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE NEL BELPAESE

I russi sempre più alla ricerca delle eccellezze dell’enogastronomia nel Belpaese, secondo i dati emersi dal Food & Wine Tourism Forum che si è tenuto a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, il turismo enogastronomico in Italia è in crescita sia per quel che riguarda il turismo interno, sia dai turisti stranieri in Italia, con particolare trend positivo dalla Russia. Nel Belpaese, quest’anno è previsto un aumento del turismo enogastronomico maggiore del 50%, dal paese che si è ripreso dalla crisi del rublo e guarda con attenzione all’Italia. Lo ha spiegato Giulio Gargiullo, digital marketing manager esperto del mercato russo: “il turismo russo è in crescita nel nostro Paese, e questo è dovuto alla ripresa economica della Federazione Russa, partita già nel 2017. I turisti russi sono fra i più altospendenti in Italia secondo i dati Global Blue, secondi subito dopo i cinesi con 1000 euro di scontrino medio e con picchi di scontrino medio nel Quadrilatero della Moda fino a 1500 per scontrino durante il Salone del Mobile”.

I segnali della crescita enogastronomica dei russi sono diversi: da un recente sondaggio Skyscanner Russia è emerso che la cucina italiana è la preferita dai russi, come da un report Tripadvisor i russi sono gli stranieri che hanno apprezzato maggiormente i ristoranti italiani. Come evidenzia anche l’ultimo rapporto ENIT 2017 sul turismo incoming dalla Russia, i russi sono sempre più interessati alla scoperta di località meno note in Italia, e quindi questa è una grande opportunità per le province italiane e per la loro ricchezza enogastronimica, culturale, paesaggistica, dell’ospitalità.

Inoltre, i prodotti italiani in Russia godono un’ottima salute nonostante le sanzioni che impediscono la vendita di alcuni di questi: i vini italiani hanno visto un +47 nelle vendite in Russia nel 2017 e l’Italia è il primo esportatore di vino nella Federazione. I turisti dalla Russia in Italia appartengono mediamente hanno uno status socio-economico e culturale medio-alto e quindi hanno un budget consistente negli acquisti. E’ fondamentale – ha spiegato Gargiullo – portare i russi a scoprire le singole realtà, le singole aziende, avviando attività di marketing digitale con campagne mirate sul principale motore di ricerca russo o il social network locale Vk, soprattutto in zone come questa delle Langhe dove c’è una produzione di vini e prodotti tipici per esperti ed estimatori, ma anche spazio per attrarre nuovi esperti e turisti che apprezzano le produzioni d’alta qualità”.

 

Il turismo enogastronomico è in grande crescita in tutto il mondo. In Italia, con oltre 110 milioni di presenze, ha raddoppiato in un anno il suo peso. Una ricerca di Isnart-Unioncamere, che sarà presentata nel dettaglio durante il Food & Wine Tourism Forum, ha stimato un impatto economico di oltre 12 miliardi (pari al 15,1% del totale turismo) per quanto riguarda le spese legate all’agroalimentare da parte dei turisti che fanno vacanze in Italia. Il 43% delle presenze riguarda il turismo italiano (con 47 milioni), mentre il 57% è costituito da turismo internazionale (con 63 milioni di presenze). Siamo la prima meta al mondo per turismo enogastronomico e il primo Paese europeo per numero di prodotti DOP e IGP. L’indice di soddisfazione dei nostri ristoranti è ottima: attraverso l’analisi delle recensioni online il sentiment positivo è del 82,5% per gli italiani e sale al 85,3% per gli stranieri.

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