WINE/ ROSEXPO’ LE NUOVE TENDENZE DEI WINELOVERS SEMPRE PIU’ NELLA VIE EN ROSE

Nascono di regione in regione le associazioni dei vini in rosè. Morbidi, fruttati, freschi, agrumati, i vini in rosa sono sempre più desiderati per piatti estivi, a base di crostacei, sushi, o paste fredde mischiate con verdure, fino ai risi alla contonese o speziati con curry e zaffarano. Così capita che anche nelle Cantine, che nella Valpolicella producono un Amarone che di gradi ne conta tra i 14 e i 15, i produttori si avventurino nel dar luce a spumanti in rosè, o vini in rosè da aggiungere ai rossi di antica produzione. Intanto si apre domani Rosèxpò a Lecce. Nell’anno di grazia dell’export del vino italiano, che vede il Bel Paese come detentore di un quinto di tutte le esportazioni mondiali del settore, con un fatturato 2017 cresciuto del 2,7% raggiungendo 11,3 miliardi di euro di quota, ecco che l’edizione numero 5 di Roséxpo, il salone internazionale dei vini rosati, promosso da deGusto Salento, l’associazione dei produttori del Negroamaro, punta l’obiettivo proprio oltreoceano e prova a dare delle risposte concrete a tutte queste domande.

I numeri sono alti: 264 etichette, 177 aziende, 5 consorzi, 7 grandi distributori, 14 regioni italiane coinvolte, 31 etichette straniere che coprono il globo dalla Francia alla Slovenia, da Israele al Libano e ancora Georgia e Portogallo; quattro seminari con focus su quattro assi portanti della proposta dei rosati, ovvero Champagne, Provenza, Trentodoc e Lambrusco.

L’apertura dei lavori è prevista per sabato 23 giugno alle 16.30 con un confronto sul tema “Il vino rosato visto oltreoceano”, al quale prenderanno parte Steve Kim, Jean Marc Ducasse, ideatore di Pink rosè festival, Ylenia Lucaselli, nella sua veste di Global advisor della Southern Glazer’s Wine and Spirits, con sede a Miami e in Texas, Claudia Bondi, esperta di comunicazione, e la giornalista Laura Donadoni. Interverranno anche i delegati dei consorzi di Tutela di Bardolino, Valtènesi, Vini d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino, quello del Trentodoc e ospiti autorevoli per l’apertura di una discussione che possa diventare strumento di lavoro per chi, da oggi in poi, voglia individuare le linee guida per le aziende affinchè possano sviluppare maggiore appeal sui mercati internazionali.

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