WINE/ I VINI ROSE’ SBARCANO A LECCE PER UNA KERMESSE … BAROCCA

Lecce si tinge di rosa, anzi no di rosè  il 23 e 24 giugno. Tutto pronto infatti per la kermesse dei vini rosati che si tiene nella città barocca salentina a giugno con un focus su export, strategia italiana, appeal del brand rosè e il bisogno di attivare politiche nazionali di promozione comune. Madrina del festival è Stevie Kim, direttore dell’Academy Vinitaly International, il volto internazionale del vino italiano, il punto di snodo evolutivo tra la terra e il mondo digitale della promozione del fine-filiera. “Guardiamo all’estero, osserviamo le case history riuscite, non possiamo non ispirarci al successo che lega l’idea di rosè a un luogo cult come Saint Tropez, guardiamo alla Francia che con i rosati ha creato uno stile di vita e da lì vogliamo partire per innescare un nuovo meccanismo di promozione del rosato come brand italiano del piacere e del gusto” spiega Ilaria Donateo, presidente di deGusto Salento, l’associazione dei produttori di Negroamaro che in soli cinque anni ha spostato su Lecce l’attenzione di media e buyer sul tema dei rosati.

Da Cannes arriva Jean Marc Ducasse, ideatore del Pink Rosè Festival, che porterà l’esperienza di un progetto che è ormai emblema di un mercato riuscito; basti pensare che la Francia è il maggior consumatore mondiale di vini rosati con 8,2 milioni di ettolitri che è il 30% rispetto al consumo totale di vino. Dopo la sottoscrizione del Patto di Intesa sui Rosati e la prima uscita ufficiale al Vinitaly nel padiglione della regione Puglia, i Consorzi di Tutela di Bardolino, Valtènesi, Vini d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino pronti a fare squadra e a presentarsi come modello unico di sviluppo futuro per avviare promozioni sinergiche.

Il programma degli appuntamenti, che saranno ospitati dal Giardino Rosè del Carlo V, prevede un’ampia proposta di food che parte dalla valorizzazione della tradizione pugliese fino ai cocktail che quest’anno portano in Puglia casa Bonaventura Maschio, leader italiano nella distillazione. Masterclass e seminari con la direzione tecnica di Slow Wine e AIS porteranno gli ospiti in un viaggio che parte dai grandi champagne francesi per arrivare al Rosa di Francia con un focus sulla Provenza in particolare, per arrivare sulle Dolomiti con un approfondimento sul Trento Doc per approdare in Emilia con il Lambrusco.

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