MOVIE/ COME SONO BUONI I BIANCHI… I 90 ANNI DI MARCO FERRERI SENZA MARCO FERRERI REGISTA STRAORDINARIO E FEROCE

Proprio oggi il grande regista Marco Fereri, scomparso nel 1997, avrebbe compiuto novant’anni, e Sky Arte HD rende così omaggio al regista con la proiezione del docu-film La lucida follia di Marco Ferreri, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema, nella sezione Venezia Classici. Spesso i documentari sui personaggi legati al mondo del cinema o dell’arte più in generale, ma appartenenti anche a qualsiasi altro settore, aiutano gli spettatori ad entrare nel cuore del protagonista, attraverso storie, aneddoti, immagini. Indimenticabili i suoi film, e la generale perplessità spesso all’uscita del cinema dopo la proiezione. La domanda era sempre, cosa avrà voluto dire? Perchè Mrco Ferreri è sempre stato capace di spingersi un pochino più in là rispetto agli altri registi del suo tempo. Straordinario e feroce, come quando saluta il buonismo degli intellettuali nei confronti del diverso. Questa volta il diverso è il cannibale… che si mangia l’uomo bianco… Come sono buoni i binachi è del 1988, il film lascia tutti attoniti, un pò tramortiti. Il genio di Ferreri ha colpito ancora. O quando gira l’Ultima donna con Gerard Depardieu e Ornella Muti. Bravissima, Piera degli Esposti in Storia di Piera. Per non parlare naturalmente di La grande Abbuffata, che ha fatto storia. E infatti nel docu-film sono presenti anche le testimonianze dei suoi celebri sostenitori, come Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret, protagonisti dei materiali d’archivio usati per la realizzazione del film, alcuni dei quali inediti in Italia. Si aggiungono le parole degli attori che hanno dato vita ai personaggi di Ferreri ‒ Isabelle Huppert, Andréa Ferreol, Ornella Muti, Roberto Benigni ‒ del regista Radu Mihaileanu, del musicista Philippe Sarde, dello scenografo Dante Ferretti, e di Serge Toubiana, luminare del Cahiers du cinéma, che contribuiscono a delineare i tratto di una personalità fuori dagli schemi.

 

Prodotto da Nicoletta Ercole e Mauro Cappelloni in associazione con Riccardo Di Pasquale, il documentario diretto da Anselma dell’Olio descrive la poetica di Ferreri grazie anche a una serie di spezzoni di suoi film spagnoli, italiani e francesi, tra cui El cochecitoLa cagnaL’ultima donnaDillinger è mortoLa grande abbuffataStoria di PieraLa donna scimmia. 

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