WINE/ MEDIOBANCA, VOLA EXPORT IN ASIA E CRESCE IL FATTURATO DEI PRODUTTORI DI VINO ITALIANO

Vola l’export in Asia e fa uamentare i ricavi. Nel 2017 aumenta, per l’ottavo anno consecutivo, il fatturato delle società vinicole italiane (+6,5% sul 2016) grazie alla buona performance dell’export (+7,7%), con il boom del commercio verso l’Asia (+21,1%) ma anche al contributo delle vendite domestiche (+5,2%). Si tratta del maggior incremento degli ultimi 5 anni. E’ quanto emerge dall’indagine annuale dell’Area Studi di Mediobanca sul settore vinicolo che analizza 155 società italiane con un fatturato superiore ai 25 milioni.

Aumentano gli occupati (+1,8%), continuano a crescere gli investimenti (+26,7%) e c’è ottimismo sulle aspettative di vendita per il 2018. I tre maggiori produttori per fatturato nel 2017 sono stati il gruppo Cantine Riunite-GIV (594 mln, +5,1% sul 2016), Caviro (315 mln, +3,9%) e Antinori (221 mln, +0,4%).

La classifica dei produttori in base alla forza dei loro bilanci – basata su un indicatore di sintesi delle performance economiche e patrimoniali del 2016 – vede la presenza tra le prime dieci società di ben sei produttori veneti, tre toscani e uno piemontese, con Villa Sandi, Mionetto, Vinicola Serena e Botter con i migliori punteggi, seguite da Masi, dalla toscana Ruffino e da Santa Margherita. Anche nel 2017 le società toscane e venete si confermano in testa per redditività (utile sul fatturato) con Antinori al 25%, Frescobaldi al 20,5%, Santa Margherita al 17,2%, Ruffino al 15,7% seguite da Botter (8,6%), Mionetto (5,7%) e Villa Sandi (5,5%).

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